In piena stagione di assemblee di bilancio, torna d’attualità una questione tutt’altro che secondaria: cosa spetta all’usufruttuario di quote di Srl in caso di distribuzione di utili o riserve? Cassazione, Agenzia delle Entrate e notai offrono visioni contrastanti. Un nodo complesso, da affrontare con attenzione.
Usufrutto su quote Srl: a chi spettano davvero utili e riserve?
Il titolare di un diritto di usufrutto su quote di srl ha il diritto a percepirne i frutti. E questo indipendentemente dal fatto che si tratti di distribuzione dell’utile dell’esercizio oppure di riserve, ed anche indipendentemente da quando queste siano state costituite, ante o post costituzione del diritto stesso.
In questo senso lo scorso anno si è pronunciata la Corte di Cassazione, tesi fatta recentemente propria anche dall’Agenzia delle Entrate.
In senso contrario, qualche anno fa, il Comitato Interregionale dei Consigli Notarili del Triveneto, con due massime, del 28 settembre 2017.
Analizziamo le due opposte tesi.
Massime notarili sui diritti dell’usufruttuario
Ancora nel settembre del 2017 il Comitato Interregionale dei Consigli Notarili del Triveneto ha emanato due massime che abbiamo definite dirompenti, visto il forte impatto che avrebbero potuto generare. Si trattava delle massime H.I.27 per le Spa e la I.I.32 per le Srl.
Tenuto conto che l’articolo 2352 c.c. disciplina solo l’attribuzione dei diritti amministrativi, e non quelli economici, il Comitato aveva ritenuto che solo gli utili dell’esercizio rappresentassero frutti civili, spettanti quindi all’usufruttuario. La distribuzione invece di riserve, indipendentemente dalla loro origine, di utili o di capitali, ed indipendentemente anche dal periodo di formazione, ante o post costituzione del diritto di usufr