La Legge di Bilancio 2025 è intervenuta sulle regole di deducibilità fiscale delle quote di ammortamento per avviamento e attività immateriali, con imposte anticipate. Le imprese dovranno rivedere strategie fiscali e flussi di cassa per ottimizzare la gestione delle DTA e dei crediti d’imposta.
Tra dilazioni e nuove percentuali, le imprese dovranno ripensare la pianificazione fiscale per ottimizzare il recupero dei costi. Quali saranno gli impatti su bilanci, flussi di cassa e strategie aziendali?
Regime di deducibilità delle quote di ammortamento relative ad avviamento e altre attività immateriali
Introduzione alle modifiche della Legge di Bilancio 2025
La Legge n. 207 del 30 dicembre 2024 (Legge di Bilancio 2025) ha introdotto significative modifiche al regime di deducibilità delle quote di ammortamento relative all’avviamento e alle altre attività immateriali che hanno generato l’iscrizione di imposte anticipate (DTA – Deferred Tax Assets) in bilancio.
Queste modifiche rappresentano l’ennesimo intervento legislativo volto a rimodulare le tempistiche di deduzione fiscale di costi che, pur essendo riconosciuti fiscalmente, vengono dilazionati per esigenze di gettito erariale.
Inquadramento delle imposte anticipate in bilancio
Le imposte anticipate (o imposte differite attive) rappresentano imposte pagate anticipatamente che verranno recuperate negli esercizi successivi. Nel bilancio civilistico:
- sono iscritte nello Stato Patrimoniale alla voce C.II.5-ter dell’attivo;
- generano una contropartita economica nella voce 20) del Conto Economico (con segno negativo);
- richiedono specifiche informazioni in Nota Integrativa sui criteri adottati per la loro rilevazione.
Il meccanismo delle DTA (Deferred Tax Assets)
La disciplina delle DTA, introdotta dall’art. 2, commi 55-58 del D.L. n. 225/2010 (convertito dalla legge n. 10/2011), consente di trasformare in crediti d’imposta le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio. Inizialmente concepita per favorire la patrimonializzazione delle banche, è stata poi estesa a tutti i soggetti IRES con la risoluzione n. 94/2011 dell’Agenzia delle Entrate.
Le tre ipotesi di trasformazione previste dalla normativa sono:
- Trasformazione in presenza di perdita civilistica;
- Trasformazione in presenza di perdita fiscale;
- Trasformazione in caso di liquidazione volontaria o procedure concorsuali.
Le novità della Legge di Bilancio 2025
L’art. 1, comma 16 della Legge n. 207/2024 ha modificato il regime di deducibilità delle quote di ammortamento pregresse (non ancora dedotte fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2017) stabilendo:
- il differimento al periodo d’imposta 2026 e ai tre successivi della deduzione della quota del 13% prevista per il 2025
- il differimento al periodo d’imposta 2027 e ai due successivi della deduzione della quota del 13% prevista per il 2026
Per effetto di queste modifiche, la percentuale di deducibilità ai fini IRES e IRAP delle quote di ammortamento segue ora questa pianificazione:
Anno fiscale |
Percentuale deducibile |
2018-2019 |
0% per ogni periodo |
2020 |
3% |
2021 |
10% |
2022-2024 |
12% per ogni periodo |