La scissione tramite scorporo introduce un nuovo strumento per riorganizzare il patrimonio societario con un regime fiscale neutrale. Tuttavia, l’innovativo istituto continua a generare dubbi sulla corretta applicazione normativa, soprattutto in ambito fiscale.
Analizziamo le criticità legate ai principi di neutralità e continuità dei valori trasferiti, dalla PEX ai rischi di contestazione per abuso del diritto.
Scissione tramite scorporo: nuove regole fiscali e implicazioni per le imprese
La scissione societaria tramite scorporo, introdotta dal D.Lgs. n. 19 del 2 marzo 2023, attuativo della direttiva Ue 2019/2021 del 27/11/2019, è un’operazione di scissione societaria che consente alla società scissa di assegnare parte del suo patrimonio a una o più società beneficiarie di nuova costituzione a fronte dell’assegnazione di azioni o quote di quest’ultime.
La fattispecie presenta delle analogie con l’operazione di conferimento d’azienda.
Il D.lgs. 192/2024, di revisione della disciplina fiscale Irpef ed Ires, all’art. 16 ha provato a dare una dimensione fiscale all’istituto, andando ad integrare l’art. 173 TUIR che regolamenta sul piano delle imposte sui redditi l’operazione di scissione societaria. Di seguito verranno affrontate brevemente le previsioni introdotte dal D.Lgs. 192/2024 all’istituto della scissione tramite scorporo, che in parte ricalcano i principi e gli assunti già previsti per la scissione societaria “ordinaria”.
Nonostante i chiarimenti di cui si dirà infra, restano delle incertezze, che dovranno essere chiarite dal legislatore tributario, ovvero da interventi di prassi.
La scissione tramite scorporo, il principio di neutralità fiscale e di continuità dei valori fiscali
All’operazione di scissione tramite scorporo viene esteso il principio di neutralità fiscale, attraverso il richiamo, all’interno dell’art. 173 TUIR, comma 15-ter, delle disposizioni dettate dal legislatore tributario in tema di scissioni societarie. La scissione tramite scorporo è un’operazione priva di effetti traslativi e successori così come lo è anche l’operazione di scissione “classica”; per questo motivo il legislatore non è intervento in tema di IVA, imposta di registro, ipotecarie e catastali in quanto valevoli già le previsioni dettate per l’operazione “ordinaria”.
Il principio di continuità dei valori fiscali, valevoli per la scissione ordinaria, viene esteso alla scissione tramite scorporo dall’15-ter, lettera c) dell’art 173 TUIR. In esso viene precisato che la società scissa assume, quale valore delle partecipazioni ricevute, un importo pari alla differenza tra il valore fiscalmente riconosciuto del