Terminiamo la nostra analisi del regime di realizzo controllato post riforma fiscale puntando il mouse su alcuni casi particolari: conferimenti minusvalenti, long holding period e nuove regole di demoltiplicazione per le holding. Attraverso esempi pratici, esploriamo come queste novità possano influenzare la gestione delle partecipazioni, aprendo scenari di ottimizzazione fiscale e strategica.
I conferimenti minusvalenti
Come abbiamo già avuto modo di segnalare, il regime del realizzo e controllato di cui al comma 2 bis viene applicato con le stesse modalità del comma 2.
Valgono quindi anche in questo caso le nuove previsioni in ordine alla questione della minusvalenza indeducibile.
Due sono gli aspetti fondamentali che vanno ricordati:
- in primo luogo ove dovesse accadere che l’incremento del patrimonio netto della società conferitaria dovesse risultare inferiore al costo fiscalmente riconosciuto del socio conferente, ciò non determina il venir meno del regime di realizzo controllato;
- in secondo luogo la minusvalenza potrebbe in alcuni casi risultare deducibile. Precisamente, la deducibilità è ammessa nei limiti in cui questa viene confrontata con il valore normale. Infatti, solo il confronto con un valore normale e non con un valore determinato dal contribuente determina un vero realizzo della minusvalenza che legittima la deduzione della stessa.
Per ulteriori approfondimenti si rinvia ai commenti e agli esempi svolti in sede di commento del comma 2.
Il long holding period
Prima di esaminare la delicata questione della demoltiplicazione in caso di conferimento di holding, smarchiamo la questione dell’allungamento dell’holding period che ora è stato inserito in un nuovo comma 2-quater.
È previsto che:
“Nel caso di effettuazione di conferimenti ai sensi del precedente comma 2-bis, in capo alla conferitaria il termine di cui all’articolo 87, comma 1, lettera a), è esteso fino al sessantesimo mese precedente quello dell’avvenuta cessione delle partecipazioni conferite”.
Sotto questo profilo la novellata norma si