La disciplina tributaria consente di presumere la distribuzione di utili extracontabili nelle società a ristretta base, anche quando tra i soci vi è un’altra Srl.
La Cassazione ha chiarito che, in questi casi, la presunzione si applica ugualmente, poiché non si tratta di una doppia presunzione, ma di un unico criterio legato alla ristretta compagine societaria.
La disciplina tributaria si pone come un sistema speciale rispetto a quella del diritto comune delle società e, nella fattispecie delle società a ristretta base azionaria, legittima la presunzione di distribuzione dell’utile extracontabile anche nel caso in cui socio di una Srl sia un’altra Srl, con ulteriore, legittima, presunzione di distribuzione dello stesso utile anche ai soci di quest’ultima, in proporzione alla loro quota di partecipazione.
Tale conclusione vale anche sotto la specifica prospettiva del divieto dell’abuso del diritto, che si verificherebbe ove si ritenesse che la mancata contabilizzazione dell’utile costituisca dimostrazione della assenza di distribuzione tra i soci.
Distribuzione utili extracontabili ai soci: il caso di SRL socia di SRL
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza 28/1/2025 n. 1969, ha chiarito i profili di presunzione di distribuzione ai soci di utili extracontabili in caso di società a ristretta base azionaria e il rapporto di tale presunzione anche con il concetto di abuso del diritto.
Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate aveva emesso un avviso di accertamento in riferimento per recupero di maggiori imposte dirette, derivanti da utili extrabilanc