La Legge di Bilancio 2025 introduce una riforma strutturale dell’IRPEF che promette di alleggerire il carico fiscale e offrire nuove opportunità per i contribuenti. Le aliquote passano definitivamente da quattro a tre (23%, 35% e 43%).
Per i redditi da lavoro dipendente inferiori a 15.000 euro, la soglia di detrazione è stata aumentata, garantendo un maggiore risparmio.
Nuove aliquote IRPEF e detrazioni: le novità della legge di bilancio 2025

- è stabilizzato il passaggio a tre aliquote Irpef (23, 35 e 43 per cento), precedentemente già previsto in deroga alla disciplina del TUIR per l’anno 2024, dal D.Lgs n. 216/2023;
- è ampliata la cosiddetta “no tax area” fino a 8.500 euro previsto per titolari di redditi di lavoro dipendente e di alcuni assimilati, già introdotto per il 2024 anch’esso dal decreto n. 216/2023, equiparandolo a quello già vigente a favore dei pensionati.
Strutturali le aliquote IRPEF
Come anticipato è resa strutturale la riduzione da quattro a tre aliquote IRPEF; la legge di Bilancio 2025 modifica l’articolo 11, comma 1, del DPR 917/1986, cd. TUIR, secondo quanto già disposto, con riferimento all’anno 2024, dall’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo n. 216 del 2023.
Sono quindi confermate le aliquote per scaglioni di reddito da impiegare, a decorrere dall’anno 2025, per il calcolo dell’imposta lorda sul reddito delle persone fisiche così articolate:
- fino a 28.000 euro, 23 per cento;
- oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35 per cento;
- oltre 50.000 euro, 43 per cento.
Va ricordato che l’imposta sul reddito delle persone fisiche – IRPEF – è regolata dal TUIR.
Si applica sui redditi che rientrano in alcune categorie individuate dalla legge (redditi fondiari, redditi di capitale,

