Una recente risoluzione dell’Agenzia Entrate offre lo spunto per riassumere la questione della spettanza dell’agevolazione prima casa nel caso in cui il trasferimento avvenga mortis causa (in sede di successione) e non inter vivos.
Puntiamo il mouse sul caso della dichiarazione di successione non presentata nei 12 mesi.
Ai fini dell’agevolazione sulle imposte indirette da applicare in sede di acquisto di una “prima casa”, è noto come essa (agevolazione) possa trovare applicazione non solo per gli acquisti effettuati tramite atti inter vivos, ma anche a quelli fatti per successione, in presenza ovviamente delle condizioni previste dalla legge (alias Nota II-bis all’art. 1 della Tariffa, parte I, allegata al DPR 131/86); in tale fattispecie, tra l’altro e per inciso, essa si applica, in caso di pluralità di beneficiari (coeredi), in capo ad almeno uno di essi.