Giovedì 12 dicembre scade il termine per la riapertura del Concordato Preventivo Biennale (CPB), un’opportunità che consente di poter successivamente regolarizzare le annualità fiscali ancora accertabili grazie al nuovo ravvedimento speciale, che prevede il versamento di una imposta sostitutiva agevolata.
Come è noto, l’art. 2-quater introdotto in sede di conversione del D.L. 113/2024 in L. 143/2024, consente ai soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che hanno aderito, entro il 31 ottobre 2024, al concordato preventivo biennale, di accedere al regime di ravvedimento speciale loro riservato, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive (sono esclusi coloro che applicano il regime forfetario), norma che ha trovato definizione nel provvedimento attuativo da parte del Direttore dell’agenzia delle Entrate.
Il ravvedimento speciale per chi ha aderito al CPB
Il provvedimento del Direttore dell’Agenzia Entrate n. 403886 del 4 novembre 2024
Il Provvedimento ha individuato le modalità e i termini di comunicazione delle opzioni per l’applicazione dell’imposta sostitutiva per annualità ancora accertabili per i soggetti che hanno aderito al concordato preventivo biennale.
Al fine di facilitare le operazioni, nell’Allegato n. 1 al provvedimento sono riportati i riferimenti ai campi delle dichiarazioni fiscali rilevanti ai fini della determinazione delle imposte da versare per adottare il “ravvedimento”.
I soggetti che hanno conseguito, nell’annualità di imposta interessata dal ravvedimento, sia reddito di impresa sia reddito di lavoro autonomo, possono adottare tale istituto solo se esercitano l’opzione per entrambe le categorie reddituali.
Per l’adozione del “ravvedimento” l’opzione è esercitata, per ogni “annualità”, mediante la sola presentazione de