In vista della scadenza di lunedì 2 dicembre, è importante conoscere le regole di accesso al credito d’imposta per la ZES Unica del Mezzogiorno. Dalla comunicazione originaria a quella integrativa imminente, le imprese devono dichiarare le spese sostenute e previste tramite un modello approvato dall’Agenzia delle Entrate.
Il beneficio, proporzionale ai fondi disponibili, è soggetto a precise condizioni e include ora anche le imprese dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Analizziamo le modalità di accesso, obblighi e verifiche richieste.
Le modalità di accesso e di utilizzo del credito di imposta ZES: la comunicazione all’Agenzia delle Entrate
Per l’accesso al credito d’imposta per gli investimenti effettuati nella ZES unica, le imprese interessate devono comunicare telematicamente all’Agenzia delle Entrate e sulla base di un modello da essa approvato, a partire dal 12 Giugno 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° Gennaio 2024 e quelle che prevedono di sostenere entro il 15 Novembre 2024.
In questo periodo si può presentare una dichiarazione sostitutiva di quella inviata o una rinuncia integrale al credito d’imposta maturato. Il modello è scaricabile dalla pagina web: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/credito-imposta-per-investimenti-in-zes-unica/modello-e-istruzioni.
Se l’ammontare di tutti i crediti d’imposta richiesti è superiore al limite di spesa di 3.400 milioni di Euro per il 2024[1], il credito d’imposta è ridotto proporzionalmente a tutti i beneficiari. Inoltre, se le imprese realizzano investimenti di importo inferiore a quanto dichiarato nella comunicazione citata, esse devono inviare una comunicazione in tal senso all’Agenzia delle Entrate dal 3 Febbraio 2025 al 15 Marzo 2025 sulla base della quale l’Agenzia rideterminerà l’importo del credito d’imposta spettante alla singola impresa.
Nelle due comunicazioni citate nei due capoversi precedenti l’impresa deve dichiarare se usufruisce di altri aiuti di stato per gli stessi investimenti e se questo fa o non fa superare l’intensità massima di aiuto prevista dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022 – 2027. L’Agenzia delle Entrate provvede alla registrazione degli aiuti, cioè dei crediti d’imposta concessi alla singola impresa, nel Registro nazionale degli aiuti di stato ai sensi del comma 7° dell’art. 10 del Decreto del