Il concordato preventivo biennale (CPB) offre ai soggetti ISA la possibilità di aderire ad una sanatoria per gli anni dal 2018 al 2022, il cui calcolo è basato sul punteggio ISA.
Questo strumento permetterebbe di regolarizzare la posizione fiscale con una tassazione sostitutiva vantaggiosa e di ridurre il rischio di accertamenti futuri, rendendo l’adesione al CPB più conveniente.
In vista della scadenza dell’invio delle dichiarazioni fissata per il 31 Ottobre, salvo proroga in “zona Cesarini”, rispieghiamo le norme che guidano il condono per gli anni 2018 – 2022 che si apre solo per i contribuenti che aderiranno al CPB.
L’art. 2-quater del D.L. 113/2024, convertito con modificazioni nella L. 143/2024 ha introdotto, in favore dei soggetti ISA che aderiscono al CPB 2024 – 2025, la possibilità di beneficiare della sanatoria dal 2018 al 2022 ancorata al punteggio ISA dell’annualità di riferimento.
L’importo dovuto per l’adesione alla sanatoria è determinato sulla base del punteggio ISA il quale determina in modo graduale il maggior imponibile e l’imposta dovuta per la definizione.
Contestualmente viene allungato il termine di decadenza dell’accertamento per i contribuenti che hanno aderito al CPB 2024 – 2025 e che non hanno (o che hanno aderito solo per alcune annualità) alla sanatoria.
Il concordato preventivo biennale (CPB): novità, opportunità e sanatoria per ISA e contribuenti forfetari nel 2024
Come noto il D.Lgs. n. 13/2024, ha introdotto, a decorrere dal 2024,
- il concordato preventivo biennale (CPB)
- riservato ai soggetti ISA ed ai contribuenti forfetari (per questi ultimi l’applicazione è limitata al 2024).
Il concordato consiste in un “accordo” con il Fisco che permette di pagare le imposte dirette per il periodo d’imposta 2024 e 2025 non in base al reddito analitico bensì sulla base di quanto preventivato dall’Agenzia delle Entrate. Tale importo viene definito nell’ambito della dichiarazione dei redditi relativa al 2023 in scadenza entro il prossimo 31/10/2024, termine entro quale dovrà essere effettuata la scelta di adesione, o meno, al concordato.
La proposta di concordato è elaborata sulla base delle informazioni dichiarate dal contribuente in fase di compilazione del modello ISA, delle informazioni disponibili in altre banche dati o nel modello Redditi e tiene conto degli andamenti dei mercati delle diverse attività economiche e delle redditività individuali e settoriali desumibili dagli ISA.
Per i contribuenti che aderiscono al CPB l’art. 2-quater del D.L. n. 113/2024, conv. con modif. L. n. 143/2024 ha introdotto
- una sanatoria
- per le annualità dal 2018 al 2022.
La disposizione, contenuta nel nuovo articolo 2-quater e denominata “ravvedimento”, è stata introdotta al fine di rendere più allettante l’adesione al CPB, con il quale è strettamente connessa.
La sanatoria permette, a fronte del pagamento di un’imposta sostitutiva, la preclusione da accertamenti di imposte dirette del periodo di imposta interessato.
Ambito applicativo
In base all’art. 2-quater, D.L. n. 113/2024:
- i soggetti ISA;
- che aderiscono, entro il 31.10.2024, al CPB 2024 – 2025;
possono applicare il “regime di ravvedimento”, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e relative addizionali nonché dell’Irap.
Si evidenzia che la possibilità di aderire al “regime di ravvedimento” è subordinata alla doppia condizione: adesione CPB e applicazione ISA. Sono quindi esclusi ad esempio i contribuenti forfetari ex Legge n. 190/2014.
Imposte dovute
È possibile applicare il “regime di ravvedimento”, versando un’imposta sostitutiva delle imposte sui