La conversione del decreto Omnibus introduce un’importante novità per i contribuenti ISA che aderiscono al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024: la possibilità di definire in via agevolata, tramite uno speciale “ravvedimento”, i periodi d’imposta dal 2018 al 2022. Questa misura offre un’opportunità di ottimizzazione fiscale, analizziamo meglio per scoprirne modalità e vantaggi!
In sede di conversione del c.d. decreto “Omnibus” è stata prevista, all’art. 2-quater, la possibilità, per i soli contribuenti ISA che aderiscono al concordato preventivo biennale, di definire in via agevolata, tramite ravvedimento, i periodi d’imposta dal 2018 al 2022.
Sarà un successivo Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate che illustrerà la determinazione dei termini e delle modalità di comunicazione delle opzioni sul nuovo ravvedimento.
La legge di conversione è entrata in vigore il 9 ottobre 2024.
Chi sono i soggetti che possono aderire al nuovo ravvedimento
La novità introdotta durante la conversione in legge del decreto Omnibus (nella versione presentata alle Camere ad agosto la novità non era presente) riguarda solo i soggetti che hanno applicato gli ISA e che aderiscono, entro il 31 ottobre 2024, al concordato preventivo biennale.
Si ricorda che gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), introdotti dal decreto-legge n. 50 del 2017, hanno sostituito gli studi di settore e i parametri e riguardano i contribuenti che esercitano attività di impresa, arti o professionisti.
Si tratta di un insieme di indicatori che, misurando attraverso un metodo statistico-economico, dati e informazioni relativi a più periodi d’imposta, forniscono una sintesi di valori tramite la quale l’Amministrazione verifica la normalità e la coerenza della gestione professionale o aziendale dei contribuenti. Essi consentono agli operatori economici di valutare la propria posizione e verificare il grado di affidabilità su una scala di valori che va da 1 a 10.
La normativa collega a imprese e lavoratori autonomi qualificati come “affidabili” alcune disposizioni premiali, con particolare riferimento all’esclusione da alcuni controlli fiscali e alla riduzione dei termini per gli accertamenti da parte dell’Amministrazione finanziaria.
In particolare, l’articolo 9-bis, comma 11, del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, prevede uno specifico regime premiale con riferimento ai contribuenti per i qua