La normativa, recentemente entrata in vigore, obbliga anche una determinata fascia di piccole e medie imprese a procedere con la revisione del bilancio. L’innovazione digitale in soccorso ai professionisti apre una nuova frontiera. Con vantaggi per tutti gli attori.
Secondo uno studio del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, effettuato sulla base dei bilanci disponibili a metà ottobre 2023, sarebbero quasi 78mila le SRL che negli ultimi due anni (2021 – 2022) hanno superato almeno uno dei tre parametri dell’art. 2477 c.c. (totale attivo 4 milioni di euro, ricavi dalle vendite 4 milioni di euro e 20 dipendenti medi).
Il dato potrebbe essere però parziale, in quanto si riferisce a solo a poco più di 700mila bilanci, mentre i bilanci delle SRL presentati nel corso del 2022 sono stati quasi un milione.
Una positiva revisione favorisce una PMI nella competizione per appalti pubblici, contratti internazionali o finanziamenti agevolati e facilita anche l’ingresso in nuovi mercati e la creazione di nuove partnership.
Ai vantaggi tangibili possiamo poi aggiungerne uno intangibile, quello della reputazione.
Dunque la revisione del bilancio conviene anche alle PMI. Rappresenta un investimento che può indirizzare numerosi benefici in termini di maggiore affidabilità, maggiori opportunità di crescita, miglior controllo interno, migliore gestione dei rischi e incremento della reputazione.
Gli obblighi della norma e l’evidente vantaggio che le PMI possono registrare con la revisione del proprio bilancio porta però ad un innegabile incremento di attività ai professionisti.
“La normativa relativa all’obbligo di nomina del revisore ha determinato un estensione del numero dei bilanci da revisionare, rappresenta, quindi un’opportunità di sviluppo professionale anche per i commercialisti abilitati che operano come sindaci o revisori unici”,
spiega Teresa Puca, Product Owner Revisya di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia.
“Revisya, la nostra soluzione guida il revisore nelle molteplici fasi dell’attività – accettazione, pianificazione, esecuzione, completamento – proponendo un workflow di procedure digitalizzate e seguendo la metodologia del CNDCEC.”
Revisya è stata concepita per essere un sostegno digitale essenziale nell’esecuzione delle attività del processo di revisione, che comportano l’attenersi ad una serie di step metodologici ben strutturati e rigorosi.
Queste esigenze sono fortemente sentite anche dai revisori che operano su un parco clienti composto da imprese di piccola o media dimensione, come peraltro richiesto dalla nuova normativa.
Teresa Puca elenca i consistenti vantaggi che racchiude l’innovativa soluzione Revisya.
“Il processo è guidato in tutti gli step, le attività sono tracciate e possono essere facilmente monitorate grazie allo stato avanzamento del lavoro. Le carte di lavoro proposte sono differenziate in base all’organizzazione del revisore (Revisore Unico, Collegio Sindacale, Società di revisione) ma anche per tipologia di incarico, proponendo un set differenziato in base alle dimensioni dell’azienda revisionata.
Le procedure automatizzate e l’Intelligenza Artificiale di Revisya semplificano l’esecuzione di tutte le attività fondamentali correlate alla valutazione della rischiosità dell’incarico e alle attività di pianificazione. Revisya, inoltre, offre molteplici funzionalità uniche e innovative come la circolarizzazione automatica che consente di eseguire l’intera procedura di richiesta di conferma esterna direttamente dalla piattaforma, massimizzando il tasso di risposta e riducendo drasticamente i tempi di esecuzione, i test sul libro giornale, la lettura della Centrale Rischi, la personalizzazione di analisi e questionari e tanto altro.”
La soluzione è sviluppata e puntualmente aggiornata in partnership con RSM, primaria società di Revisione e Consulenza mondiale, e contiene una notevole «knowledge base» normativa e operativa.
Redazione
Venerdì 12 luglio 2024