Il TFR (Trattamento di fine rapporto) è oggetto di uno specifico diritto del lavoratore, ma talvolta l’azienda si rivela inadempiente. Come comportarsi?
Il trattamento di fine rapporto – TFR, come è noto, rappresenta una garanzia economica e una somma di denaro accantonata nel corso del tempo, erogata al lavoratore dipendente al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Costituendo talvolta una cifra molto ingente, potrebbero verificarsi spiacevoli situazioni in cui l’avente diritto non riesce ad ottenere con tempestività l’importo spettantegli, a titolo di salario posticipato o retribuzione differita. Mancanza di sufficiente liquidità, debiti o addirittura un fallimento potrebbero infatti impedire all’azienda di versare la somma all’avente diritto. Ebbene, che fare in questi casi?
Di seguito spiegheremo come comportarsi ma al contempo metteremo in guardia le aziende in relazione a comportamenti poco ‘corretti’, che potrebbero esporle alle iniziative degli ormai ex lavoratori. I dettagli.
La duplice finalità del trattamento di fine rapporto – TFR
In estrema sintesi, il TFR – detto comunemente anche ‘liquidazione’ – mira a sostenere economicamente il lavoratore nel periodo intercorrente tra la perdita dell’attività di lavoro (per dimissioni o licenziamento) e l’individuazione di un