La Sas (società in accomandita semplice) è fiscalmente trasparente, pertanto in caso di accertamento di utili in nero alla società, tale reddito sarà tassato anche in capo al socio accomandante anche se non percepito.
In tema di IRPEF, la previsione dell’art. 5 del d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, in virtù della quale i redditi delle società di persone sono imputati pro quota a ciascun socio indipendentemente dall’effettiva percezione, opera anche in riferimento al socio accomandante in caso di accertamento a carico della società di utili non iscritti in bilancio.
Il caso: accertamento ad una SAS di maggiori redditi
La Corte di Cassazione ha chiarito alcuni rilevanti profili in tema di responsabilità per debiti tributari delle società di persone, con particolare riferimento al socio accomandante.
Nel caso di specie, la contribuente, socia accomandante di una s.a.s., con tre distinti ricorsi, accolti dalla Commissione Tributaria Provinciale, aveva impugnato gli atti conseguenti ad una verifica fiscale operata nei confronti della detta società di persone, contestando:
- con il primo ricorso, gli avvisi di accertamento emessi dall’Agenzia delle entrate, rispettivamente, per gli anni 2006 e 2007, con i quali venivano recuperati a tassazione, in proporzione alla quota di partecipazione della contribuente (40%), i maggiori redditi accertati nei confronti della società in accomandita semplice;
- con il secondo ricorso, la cartella di pagamento notificata alla contribuente a seguito della definitività degli avvisi di accertamento per gli anni 2006 e 2007 emessi nei confronti della già indicata s.a.s.;
- con il terzo ricorso, la cartella di pagamento emessa nei confronti della medesima contribuente a seguito di atto di contestazione delle sanzioni sempre nei co