Il nuovo decreto delegato del Governo introduce importanti novità in tema di imposte sui redditi per arti e professioni, colmando alcune lacune normative. Ora, le spese relative a beni immateriali saranno deducibili secondo criteri chiari: ad esempio, le quote di ammortamento delle opere dell’ingegno e brevetti saranno deducibili fino al 50%. Tuttavia, restano differenze nel trattamento fiscale degli immobili strumentali, con la deducibilità rinviata per mancanza di copertura finanziaria. L’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in passato, ma la nuova normativa promette maggiore uniformità.
Lo schema di decreto delegato recentemente approvato dal Governo riguardante alcune novità in tema di imposte sui redditi, in attuazione della legge delega per la riforma fiscale, ha di fatto dato origine ad una vera e propria riforma dei redditi derivanti dall’esercizio di arti e professioni.
Il legislatore delegato ha colmato alcune delle carenze della disciplina di cui all’art. 54 del TUIR che in passato hanno posto l’interprete di fronte al dubbio se applicare o meno alcune delle disposizioni relative alla determinazione dei redditi di impresa.
Professionisti: i futuri casi di deducibilità delle spese relative a beni ed elementi immateriali
Tali dubbi hanno ad esempi