Nella Dichiarazione dei Redditi 2024 farà il suo esordio il modello CPB dedicato al concordato preventivo biennale: spieghiamo il funzionamento dei nuovi quadri; chi non vuole aderire al concordato non allegherà il quadro P alla dichiarazione.
Nel Modello Redditi 2024 arriva il nuovo modello CPD, dedicato al Concordato Preventivo Biennale.
Come previsto dall’articolo 8 del D.Lgs. n. 13/2024, con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, sono individuati le modalità e i dati da comunicare telematicamente all’Amministrazione finanziaria. In allegato al mod. ISA è stato aggiunto il nuovo Quadro P, appena approvato.
Il nuovo Modello CPB
Il neonato modello CPB deve essere presentato congiuntamente al modello ISA, in sede di dichiarazione dei redditi, ma solo se il contribuente, avendone i requisiti, intende aderire al concordato preventivo biennale per i periodi di imposta 2024 e 2025.
Il modello non è previsto per i contribuenti forfetari, i quali, non applicando gli ISA, potranno accettare quanto proposto dall’Agenzia delle Entrate con la nuova sezione VI del quadro LM del modello Redditi24.
Il modello serve in due momenti diversi:
- il primo, per comunicare i dati necessari per l’elaborazione della “proposta di concordato”,
- il secondo, visto il reddito proposto, ad effettuare l’adesione.
Il quadro P
Il modello CPB si compone di un solo quadro, il quadro P (allegato del modello ISA), diviso in quattro sezioni:
- la dichiarazione del contribuente del possesso dei requisiti necessari ai fini dell’accesso al concordato preventivo biennale 2024 e 2025; al riguardo, dovrà dichiarare attraverso la barratura delle relative caselle la presenza di tutti i requisiti e l’assenza delle cause di esclusione; è appena il caso di rilevare la delicatezza di tali due semplici “flag”;
- l’indicazione dei dati contabili richiesti ai fini dell’elaborazione della proposta ovvero il reddito di impresa o di lavoro autonomo e il valore della produzione netta relativi al periodo di imposta 2023, al netto dei componenti di reddito irrilevanti ai fini del concordato, secondo quanto previsto dagli articoli da 15 a 17 del D. Lgs. n. 13/2024; pertanto, i contribuenti interessati dovranno determinare autonomamente il reddito 2023, operando le opportune variazioni al reddito indicato nei quadri RE, RF o RG del modello Redditi24;
- gli importi proposti dall’Agenzia delle Entrate, per i periodi di imposta 2024 e 2025; tali importi, come noto, per espressa disposizione normativa non potranno in ogni caso essere inferiori a 2.000 euro; gli importi proposti verranno ricavati eseguendo il software Isa, e dunque ricopiati nel modello; al riguardo, è assai verosimile (anzi, si ritiene impossibile il contrario) che il reddito proposto sia quello che porta il contribuente ad un determinato livello di affidabilità fiscale (analogamente quindi a quanto è accaduto fino allo scorso anno);
- l’accettazione della proposta da parte del contribuente; per tale operazione basterà flaggare la casella.
In conclusione, il procedimento sarà il seguente:
- il contribuente compila il quadro P degli ISA, al fine di conoscere il reddito proposto;
- se intende aderire al reddito proposto, allegherà il quadro P al modello Redditi 2024
- se non intende aderire al reddito proposto non allegherà il quadro P al modello Redditi 2024.
Fonte: provvedimento del direttore dell’Agenzia del 28 febbraio 2024
NdR. Approfondisci qui tutti i nostri dubbi sul nuovo concordato preventivo biennale.
Danilo Sciuto
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