Congedo parentale: cos’è cambiato con la Manovra 2024?

La Legge di Bilancio 2024 ha revisionato la disciplina del congedo parentale, già modificata in precedenza dalla Manovra 2023. Vediamo quindi nel dettaglio che cosa è cambiato, chi può beneficiare dell’indennità e a quali condizioni.

congedo parentale novità 2024

Tra le prestazioni assistenziali dell’Inps, figura la copertura economica garantita per i periodi di assenza dei lavoratori giustificati dalla fruizione del congedo parentale.

Dal momento che il dipendente, a causa dell’assenza dal lavoro, non rende la prestazione lavorativa manuale e/o intellettuale dedotta nel contratto di assunzione e, di conseguenza, non percepisce alcun compenso dall’azienda, l’Istituto interviene riconoscendo un’apposita indennità che, di norma, è anticipata in busta paga dal datore di lavoro per conto dell’Inps.

Riconosciuti previa domanda del lavoratore, trasmessa in via telematica all’Istituto, i congedi parentali sono stati oggetto di alcune importanti modifiche normative, succedutesi nel corso del biennio 2023 – 2024 e contemplate dalle leggi numero 197/2022 (Manovra 2023) e 213/2023 (Manovra 2024).

Alla luce degli interventi normativi che hanno interessato il congedo parentale, analizziamo in dettaglio come funziona la prestazione nel 2024.

Indennità di congedo parentale a carico dell’Inps

I periodi di assenza per congedo parentale sono economicamente a carico dell’Inps grazie al riconoscimento di un’indennità pari al 30% della retribuzione, ai sensi dell’articolo 34 del Decreto legislativo 26 marzo 2001 numero 151.

La prestazione in parola spetta fino al dodicesimo anno di vita del figlio, a beneficio di ciascun genitore lavoratore, per un periodo di tre mesi, non trasferibili.

Un mese di indennità all’80% della retribuzione

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La Manovra 2023 (articolo 1, comma 359, Legge 29 dicembre 2022 numero 197), nel modificare l’articolo 34, comma 1, ha previsto che, nell’ambito dei mesi di assenza per congedo parentale, uno di questi possa beneficiare dell’indennità Inps all’80% della retribuzione, in luogo della percentuale ordinaria al 30%.

Così il testo del comma 1, come modificato dalla Manovra 2023:

Per i periodi di congedo parentale di cui all’articolo 32, fino al dodicesimo anno di vita del figlio, a ciascun genitore lavoratore spetta per tre mesi, non trasferibili, un’indennità pari al 30 per cento della retribuzione, elevata, in alternativa tra i genitori, per la durata massima di un mese fino al sesto anno di vita del bambino, alla misura dell’80 percento della retribuzione”.

La suddetta misura, pertanto, è riconosciuta:

  • in alternativa tra i genitori;
  • per la durata massima di un mese;
  • fino al sesto anno di vita del bambino;
  • esclusivamente in favore dei lavoratori che “terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità di cui rispettivamente al capo III e al capo IV del testo unico di cui al decreto legislativo n. 151 del 2001 successivamente al 31 dicembre” (articolo 1, comma 359, secondo periodo).

Altri mesi con indennità al 60% – 80% della retribuzione

La Legge 30 dicembre 2023 numero 213 (Manovra 2024) è intervenuta nuovamente sulla disciplina (di cui al citato articolo 34, comma 1, primo periodo) riguardante il trattamento economico spettante ai lavoratori che si assentano in congedo parentale.

Sulla falsariga di quanto previsto dalla Legge di bilancio 2023, l’articolo 1, comma 179 della Manovra per l’anno corrente dispone che, dei tre mesi di assenza per congedo parentale, spettanti a ciascun genitore lavoratore fino al dodicesimo anno di vita del figlio, l’indennità a carico dell’Inps, pari al 30% della retribuzione, è elevata:

  • in alternativa tra i genitori;
  • per la durata massima complessiva di due mesi fino al sesto anno di vita del bambino;

all’80% della retribuzione nel limite massimo di un mese (come già previsto dalla Manovra 2023) e, in aggiunta, a seguito delle modifiche della Legge di bilancio 2024, al 60% della retribuzione sempre nel limite massimo di un ulteriore mese.

Per il solo anno 2024, l’ulteriore mese appena citato è economicamente coperto dall’Inps con un’indennità pari all’80% della retribuzione, in luogo della percentuale ordinaria al 60%.

Da notare che il nuovo comma 1 dell’articolo 34, come modificato dalla Legge di bilancio per l’anno corrente (in termini di mesi per cui spetta un’indennità economica calcolata al 60% – 80% della retribuzione) opera esclusivamente a beneficio dei “lavoratori che terminano il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità, di cui rispettivamente al capo III e al capo IV del medesimo testo unico di cui al decreto legislativo n. 151 del 2001, successivamente al 31 dicembre 2023” (articolo 1, comma 179, Manovra 2024).

Mensilità aggiuntive di congedo parentale

Il citato articolo 34 del D.Lgs. numero 151/2001 dispone al secondo periodo il riconoscimento ai genitori, in alternativa tra loro, di tre mesi aggiuntivi di congedo parentale.

I periodi in parola sono economicamente coperti dall’Inps con un’indennità pari al 30% della retribuzione.

In presenza, tuttavia, di un solo genitore, allo stesso spetta un’indennità ancora corrispondente al 30% della retribuzione per un periodo massimo di nove mesi (articolo 34, comma 1, terzo periodo).

Altri congedi subordinati a condizioni reddituali

La normativa (articolo 34, comma 3) riconosce ulteriori periodi di congedo, che si sommano a quelli descritti nei paragrafi precedenti, per i quali è garantita un’indennità economica, pari al 30% della retribuzione.

I periodi aggiuntivi, tuttavia, spettano:

  • fino al dodicesimo anno di vita del bambino;
  • e a condizione che il reddito individuale dell’interessato sia inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’assicurazione generale obbligatoria.

Il reddito individuale da assumere a riferimento è quello assoggettabile ad Irpef, esclusa l’indennità per congedo parentale, percepito dal genitore richiedente nell’anno in cui inizia la prestazione o la frazione della stessa.

Non si considerano per la determinazione del reddito:

  • i trattamenti di fine rapporto comunque denominati;
  • il reddito della casa di abitazione;
  • i redditi derivanti da competenze arretrate, come tali soggette a tassazione separata;
  • i redditi esenti e quelli già tassati, per intero, alla fonte.

Tabella di sintesi del congedo parentale 2024

Ecco di seguito una tabella che riepiloga le caratteristiche del congedo parentale, in vigore per l’anno 2024.

 

Età del bambino Periodo di fruizione Condizioni di reddito Indennità economica conto Inps
Fino al compimento dei dodici anni Tre mesi per ciascun genitore (sei mesi complessivi) / Riconosciuta
Tre mesi aggiuntivi tra i genitori / Riconosciuta
Nove mesi totali in caso di genitore solo / Riconosciuta
Dieci o undici mesi complessivi tra i genitori (ovvero per i periodi massimi individuali) Reddito individuale dell’interessato inferiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) Riconosciuta
Reddito individuale dell’interessato superiore a 2,5 volte l’importo del trattamento minimo di pensione a carico dell’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) Non spettante

 

 

Come si calcola l’indennità per congedo parentale?

L’indennità economica a carico dell’Inps per i periodi di assenza a titolo di congedo parentale è pari, per l’anno corrente, al 30% / 80% della retribuzione media globale giornaliera (RMG).

Quest’ultima corrisponde ai compensi percepiti nel periodo di paga quadrisettimanale o mensile scaduto ed immediatamente precedente quello durante il quale ha avuto inizio il congedo.

Una volta ottenuta la RMG questa dev’essere percentualizzata al 30 – 80% e, successivamente, moltiplicata per il numero di giornate indennizzabili comprese nel periodo di assenza.

Da notare che sono indennizzabili dall’Inps tutte le giornate presenti nell’arco temporale di fruizione del congedo, con esclusione di:

  • festività e domeniche, per gli operai;
  • festività cadenti di domenica, per gli impiegati.

 

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Paolo Ballanti

Martedì 13 febbraio 2024