I Fringe Benefits rappresentano una componente sempre più importante della retribuzione erogata ai dipendenti. Ecco le novità che si applicano nel 2024: i casi di detassazione e le agevolazioni per chi ha figli a carico
La normativa fiscale italiana rappresentata dal Decreto del Presidente della Repubblica del 22 dicembre 1986 numero 917 “Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi” (TUIR) dispone all’articolo 51, comma 3, l’esclusione dell’imposizione fiscale per i beni e i servizi cosiddetti di “modico valore”.
Ad essere coinvolto è, nello specifico, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati dal datore di lavoro se complessivamente di importo non superiore, nel periodo d’imposta, a lire 500.000, equivalenti a 258,23 euro.
Superata la soglia in questione il valore dei beni e servizi concorre interamente a formare il reddito imponibile ai fini fiscali.
Il legislatore, con l’obiettivo di ridurre il peso di contributi e tasse sulle buste paga dei lavoratori dipendenti (il famoso “cuneo fiscale”) ha, negli ultimi anni, previsto una serie di deroghe all’applicazione della soglia di detassazione a 258,23 euro.
Un esempio in tal senso è la norma contenuta all’articolo 1, comma 16, della Legge 30 dicembre 2023 numero 213 (Manovra 2024). Analizziamo la questione in dettaglio.
Detassazione fringe benefits: cosa prevede la Manovra 2024
L’articolo 1, comma 16 della Legge di bilancio per l’anno corrente, dispone che, limitatamente a