Cosa accade se una società viene sciolta e cancellata dal registro imprese con ancora un attivo disponibile? Quali sono le responsabilità dei soci rispetto ai creditori sociali?
Analisi di un caso pratico di una SRL cancellata nonostante avesse otto unità immobiliari ancora invendute.
La proprietà dei beni immobili formalmente intestati ad una società cancellata dal Registro delle Imprese si trasferisce ai soci in regime di comunione ordinaria indivisa, in proporzione alle quote di partecipazione nell’ente societario.
Pertanto in caso di mancata liquidazione dell’attivo patrimoniale i creditori potranno aggredire esclusivamente tali beni ai fini del soddisfacimento del proprio credito in quanto l’estinzione della società non fa venir meno il principio della responsabilità limitata dei soci di società di capitali.
Sono questi alcuni dei principi giuridici offerti dalla sezione XV, del Tribunale delle Imprese di Milano Specializzata impresa “B”, civile, con la sentenza del 27 aprile 2023 (R.G. 17962/20).
La vicenda processuale: società fallita e cancellata dal curatore dal registro delle imprese
Una s.r.l. veniva dichiarata fallita in data 9 settembre 2011 e cancellata dalla Procedura fallimentare dal Registro delle Imprese in data 15 maggio 2018.
Da quanto emerge dagli atti processuali il curatore avrebbe avanzato richiesta di cancellazione della società fallita dal Registro delle Imprese, nonostante l’esistenza di 8 beni immobili facenti parte dell’attivo patrimoniale (esclusi dall’esecuzione fallimentare, attesa l’antieconomicità della loro liquidazione), e chiuso la procedura in assenza di riparto finale patrimoniale e deposito del bilancio fallimentare