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Ulteriori osservazioni e auspici sul nuovo assetto della Magistratura tributaria
Stante quanto chiarito finora in tema di Magistratura tributaria, e con l’intento di completare in maniera totalitaria una reale ed effettiva revisione del sistema tributario, da attuare in relazione alle materie, nei termini e secondo i princìpi e criteri direttivi del sistema, si pone la necessità di intervenire ulteriormente sul quadro regolatorio in materia processual-tributaria per superare le criticità dello stesso, anche secondo quanto segnalato dagli operatori del settore.
A tale scopo, a parere dello Scrivente, sarebbero opportune ulteriori modifiche come di seguito sinteticamente indicate:
- la magistratura tributaria dovrebbe essere gestita e organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e non più dal Mef;
- dovrebbe prevedersi una nuova conciliazione proposta dalla Corte di Giustizia tributaria;
- dovrebbe prevedersi l’introduzione di una class action anche nel processo tributario;
- inoltre, dovrebbe prevedersi una specifica normativa processuale in tema di litisconsorzio;
- risulterebbe necessario consentire l’impugnazione dell’autotutela senza limitazioni;
- occorrerebbe prevedere la sospensione del ruolo o del processo nelle controversie relative alla contestazione dei cd. “costi da reato”;
- sarebbe opportuno consentire al nuovo giudice tributario monocratico di decidere secondo equità;
- dovrebbe disciplinarsi l’inutilizzabilità delle prove acquisite in modo illegittimo;
- sarebbe opportuna un’ulteriore riforma della sezione tributaria della Corte di Cassazione;
- sarebbe opportuna e auspicabile anche l’istituzione di eventuali consigli giudiziari;
- la normativa processuale dovrebbe prevedere tassativamente dei termini perentori per tutte le parti del giudizio;
- sarebbe opportuno prevedere anche l’istituzione di ulteriori sezioni staccate delle CGT di secondo grado sempre presso i distretti delle attuali Corti di appello.
Osservazioni conclusive
In conclusione, alla luce di quanto chiarito, in coerenza con la riorganizzazione processuale avviata con la Legge 130/2022, con gli ulteriori principi di riforma intercettati dal Disegno di Legge Delega della Riforma Fiscale e, infine, con le misure introdotte dall’art. 18 del D.L. n. 75/2023, recanti novità in materia di giustizia tributaria e perfezionamento delle disposizioni previste per i concorsi della nuova magistratura tributaria, si pongono, ad oggi, nuove premesse per realizzare più compiutamente la costruzione della quinta magistratura tributaria, autonoma, indipendente ed efficiente, anche mediante nuove e ulteriori modifiche legislative.
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