Credito di imposta beni strumentali nel modello Redditi 2023

di Devis Nucibella

Pubblicato il 10 luglio 2023

Nel modello Redditi 2023, periodo d’imposta 2022, vanno indicati i crediti d’imposta derivanti dagli investimenti in beni strumentali effettuati o “prenotati” nel 2022 (pagamento acconto 20%). La loro indicazione avviene compilando il quadro RU. Vediamo di seguito come avviene nel dettaglio la compilazione della dichiarazione dei redditi.

Credito imposta beni strumentali

credito imposta beni strumentali L’articolo 1, commi 1051-1063 e 1065, della Legge di bilancio 2021, nell’ambito di un più ampio rafforzamento del programma Transizione 4.0 diretto ad accompagnare le imprese nel processo di transizione tecnologica e di sostenibilità ambientale, e per rilanciare il ciclo degli investimenti penalizzato dall’emergenza legata al COVID-19, aveva esteso fino al 31 dicembre 2022 (poi ulteriormente prorogata dalla legge di bilancio 2022) la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi, potenziando e diversificando le aliquote agevolative, incrementando le spese ammissibili e ampliandone l’ambito applicativo.

L’agevolazione riguarda gli investimenti in beni materiali e immateriali strumentali nuovi.

Non rientrano quindi nell’agevolazione:

  • i “beni merce” (inclusi i beni trasformati/assemblati per il loro ottenimento)
  • i materiali di consumo.

Sono inclusi i beni di costo unitario non superiore a € 516,46

Il calcolo del credito deve essere distinto tra beni di cui alla Tabella A - Legge di bilancio 2017 e beni di cui alla Tabella B - Legge di bilancio 2017 e altri beni.

 

Beni di cui alla Tabella A, Legge di bilancio 2017

Per i beni materiali “Industria 4.0” di cui alla Tabella A, Legge di bilancio 2017 (per i quali, in precedenza, era riconosciuto l’iper-ammortamento del 150% - dal 170% al 50% a seconda del costo e dal 2020 il credito d’imposta nella misura del 40%-20%), il credito d’imposta spetta in misura differenziata a seconda del costo di acquisizione degli investimenti.

In particolare, per investimenti

  • fino a € 2.500.000:
    • 50% (periodo 16.11.2020 - 31.12.2021);
    • 40% (periodo 1.1.2022 - 31.12.2022 o 30.11.2013).
       
  • superiore a € 2.500.000 fino a € 10.000.000:
    • 30% (periodo 16.11.2020 - 31.12.2021);
    • 20% (periodo 1.1.2022 - 31.12.2022 o 30.11.2013).
       
  • Superiore a € 10.000.000 fino a € 20.000.000:
    • 10% (periodo 16.11.2020 - 31.12.2021);
    • 10% (periodo 1.1.2022 - 31.12.2022 o 30.11.2013).

Limite massimo di costi ammissibili € 20.000.000

Per gli investimenti in leasing, rileva il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.

 

Beni di cui alla Tabella B, Legge di bilancio 2017

Per i beni immateriali “Industria 4.0” di cui alla Tabella B, Legge di bilancio 2017 (per i quali, in precedenza, era riconosciuto il maxi-ammortamento del 40% e per il 2020 il credito d’imposta nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a € 700.000) il credito d’imposta spetta nella misura del 20% del costo.

Tale misura riguarda gli investimenti del periodo 16.11.2020 - 31.12.2022 (ovvero 30.06.2023).

Il limite massimo di costi ammissibili è di € 1.000.000.

Sono agevolabili anche le spese per servizi sostenute relativamente all’utilizzo dei beni mediante soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.

 

Altri beni

Per quanto riguarda i beni materiali ed immateriali “generici”, ossia diversi da quelli di cui alle predette Tabelle A e B (per i quali in precedenza era riconosciuto il maxi-ammortamento del 40% - 30% e, per il 2020, il credito d’imposta nella misura