Finalmente sono disponibili le istruzioni pratiche per godere del bonus assunzione donne nel 2023.
Vediamo quando spetta questa agevolazione contributiva e come va gestita la pratica per le assunzioni effettuate nel secondo semestre 2022 e nel 2023.
Con la Decisione C(2023) 4063 final del 19 giugno 2023, l’Unione Europea ha autorizzato la fruizione del bonus “assunzioni di donne svantaggiate con contratto a tempo determinato, indeterminato, nonché per le trasformazioni dei relativi contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato”.
L’INPS ha fornito le istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi alla misura dell’esonero contributivo in caso di assunzione di donne, di cui all’articolo 1, comma 298, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, per il periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2023 unitamente alle precisazioni in merito all’esonero di cui all’articolo 1, comma 16, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021), relativamente al periodo 1 luglio 2022 – 31 dicembre 2022.
Bonus assunzione donne: esame della normativa in vigore
L’articolo 1, comma 16, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (legge di Bilancio 2021), ha previsto, in favore delle assunzioni di donne lavoratrici effettuate nel biennio 2021-2022, il riconoscimento dell’esonero contributivo di cui all’articolo 4, commi da 9 a 11, della legge 28 giugno 2012, n. 92, nella misura del 100 per cento e nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui (cfr. la circolare n. 32 del 22 febbraio 2021 e il messaggio n. 3809 del 5 novembre 2021).
In seguito, la legge 29 dicembre 2022, n. 197 (legge di Bilancio 2023), all’articolo 1, comma 298, al fine di promuovere le assunzioni di personale femminile, ha stabilito che le disposizioni di cui al comma 16 dell’articolo 1 della legge 30 dicembre 2020, n. 178, si applicano anche alle nuove assunzioni di donne lavoratrici effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 nel limite massimo dell’importo pari a 8.000 euro.
L’incentivo in questione riguarda i datori di lavoro (imprese e professionisti) che assumono “donne disoccupate o prive d