Plafond IVA: formazione, rilevanza e utilizzo

di Andrea Giardini

Pubblicato il 19 giugno 2023

Proponiamo un ripasso della gestione del plafond IVA: dalla sua formazione, alle modalità di utilizzo fino alla dichiarazione Iva.
Puntiamo il mouse su 2 casi particolari: anticipi e acconti su fatture e dichiarazioni d’intento a cavallo d’anno.

La formazione del plafond IVA

formazione plafond ivaPer la formazione del plafond IVA è necessario fare riferimento alle operazioni registrate nel registro delle fatture emesse, ex art. 23 DPR 633/1972:

  • nell'anno precedente (plafond fisso);
  • nei 12 mesi precedenti (plafond mobile).

Con questo criterio vengono semplificati gli adempimenti dei soggetti passivi, in quanto il plafond disponibile coincide con le risultanze contabili e con i dati in sede di dichiarazione annuale IVA.

 

Utilizzo del plafond IVA

L’utilizzo del plafond si verifica invece nel momento in cui l’operazione si considera effettuata ai fini IVA ex art. 6 DPR 633/1972, quindi indipendentemente dalla data di registrazione della fattura di acquisto o di annotazione della bolletta doganale di importazione.

 

Il momento di effettuazione dell’operazione si verifica:
  • alla data di consegna o spedizione, per l’acquisto di beni “nazionali” (art. 6 comma 1 DPR 633/72);
     
  • alla data del pagamento del corrispettivo, per le prestazioni