Dedichiamo questo articolo al credito d’imposta formazione 4.0, uno dei principali previsti dal Piano nazionale impresa 4.0.
Oltre a un ripasso sulle spese ammesse, puntiamo il mouse sugli obblighi di certificazione e sulle modalità di contabilizzazione del bonus.
Il credito di imposta formazione 4.0 rappresenta un’opportunità per le imprese che affrontano la trasformazione tecnologica e digitale prevista dal Piano nazionale Impresa 4.0.
L’agevolazione prevede il recupero delle spese sostenute per la formazione su tematiche 4.0 del personale dipendente.
Il credito d’imposta viene concesso alle imprese che svolgono attività formative rivolte al personale dipendente in specifiche aree di acquisizione o consolidamento di competenze.
Le imprese per poter beneficiare del credito è necessario che non siano destinatarie di sanzioni interdittive ex art. 9, D.Lgs. 231/2001 e siano in regola con le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con gli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Al momento, la misura non è stata ancora prorogata per il 2023.
Ammontare del credito
Per i progetti avviati entro il 17 maggio 2022, le piccole imprese possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 300.000 euro annui.
Le medie imprese, invece, possono beneficiare di un credito d’imposta pari al 40% delle spese ammissibili, fino a un massimo