Secondo una recentissima sentenza di Cassazione, il rischio di pignoramento della pensione autorizza l’impugnazione dell’estratto di ruolo per garantire la tutela dei diritti del contribuente.
La Corte di Cassazione ha autorizzato un pensionato a procedere ad impugnazione dell’estratto di ruolo, quando è a rischio il pignoramento della pensione.
Per gli Ermellini, nel caso di specie, il ricorrente, tramite i documenti prodotti:
“ha dimostrato di avere interesse all’impugnazione dell’estratto di ruolo, in ragione del fatto che è titolare di un trattamento pensionistico Inps il cui pagamento, a causa del ruolo in oggetto, è suscettibile di essere sospeso (ed in effetti è già stato sospeso una prima volta), in vista della verifica di cui all’art. 48-bis, d.P.R. n. 602/1973”.
Impugnabilità dell’estratto di ruolo: la norma
L’art. 12, comma 4-bis, del DPR 602/1973, come novellato dall’art. 3-bis del D.L. 21 ottobre 2021, n. 146, inserito in sede di conversione dalla L. 17 dicembre 2021, n. 215, così dispone:
Comma 4 bis Art. 12 DPR 602/1973
L’estratto di ruolo non è impugnabile.
Il ruolo e la cartella di pagamento che si assume invalidamente notificata sono suscettibili di diretta impugnazione nei soli casi in cui il debitore che agisce in giudizio dimostri che dall’iscrizione a ruolo possa derivargli un pregiudizio per la partecipazione a una procedura di appalto, per effetto di quanto previsto nell’art. 80, comma 4, del codice dei contratti pubblici, di cui al D.Lgs. n. 50/2016, oppure per la riscossione di somme allo stesso dovute dai soggetti pubblici di cui all’art. 1, comma 1, lettera a), del regolamento di cui al D.M. del MEF n. 40 del 18 gennaio 2008, per effetto delle verifiche di cui all’art. 48-bis del D.P.R. n. 602/73 o infine per la perdita di un beneficio nei rapporti con una pubblica amministrazione
Il pensiero della Cassazione a Sezioni Unite
La Corte di Cassazione a Sezioni Unite, con la sentenza n. 26283