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Per far fronte ai comprovati impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina, Simest con il fondo 394/81 concede finanziamenti agevolati alle imprese esportatrici.
A partire dal 20 settembre 2022 sarà possibile accedere all’intervento agevolativo Simest per sostenere le imprese esportatrici al fine di fronteggiare i comprovati impatti negativi sulle esportazioni derivanti dalle difficoltà o rincari degli approvvigionamenti a seguito della crisi in atto in Ucraina.
E’ con la delibera del 28 luglio e la circolare n. 2/394/2022 che Simest detta le regole di accesso alla garanzia Statale, vediamole.
SIMEST per le imprese esportatrici con approvvigionamenti da Ucraina, Russia e Bielorussia: imprese interessate
Le agevolazioni sono concesse alle Pmi e Mid Cap italiane, costituite in forma di società di capitali, che abbiano:
- depositato presso il registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi;
- conseguito un fatturato export medio complessivo nel triennio 2019-2021 pari ad almeno il 10% del fatturato medio totale del triennio 2019-2021;
- registrato, sulla base degli ultimi tre bilanci (2019-2021), una quota minima di approvvigionamenti da Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia, rispetto agli approvvigionamenti complessivi, pari ad almeno il 5% (10% nel caso di approvvigionamenti indiretti di semilavorati e prodotti finiti strumentali al ciclo produttivo e nel caso di approvvigionamenti misti diretti e indiretti) come asseverato da un revisore (verifica le modalità nell’allegato 1 alla Circolare in commento);
- riscontrato un rincaro dei costi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, oppure abbiano riscontrato una riduzione dei quantitativi degli approvvigionamenti, che, al termine dell’esercizio 2022, dovrà risultare almeno pari al 20% della media del triennio precedente, come asseverato da un revisore (verifica le modalità nell’allegato 1 alla Circolare in commento).
Avvertenza: Mid Cap - Impresa italiana a media capitalizzazione per tali intendendosi l’impresa non qualificabile come PMI con un numero di dipendenti non superiore alle 1.500 unità calcolate conformemente all’Allegato I del Regolamento (UE) 651/2014 della Commissione Europea del 17 giugno 2014 e s.m.i.
Piccola e media impresa italiana come individuata dall’Allegato 1 al regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 e s.m.i., ossia l’impresa che con i collegamenti a monte e/o a valle risulta avere meno di 250 dipendenti e almeno: i) un fatturato inferiore a € 50 mln o ii) un totale di bilancio inferiore a € 43 mln.
Nuovo bando SIMEST: importo massimo finanziabile
L’importo massimo finanziabile arriva fino a € 1.500.000 in funzione della classe di scoring e della quota di approvvigionamenti verso le tre aree e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.
La quota massima a fondo perduto può arrivare fino al 40% dell’intervento agevolativo complessivo.
La quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa, in ogni caso, nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework*, pari a € 400.000 per impresa.
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Fonti:
- Delibera Simest 28 luglio 2022
- Circolare operativa Simest n. 2/394/2022
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A cura di Cinzia De Stefanis
Mercoledì 31 agosto 2022