Legittimi gli accertamenti che utilizzano dichiarazioni di terzi nel PVC

di Gianfranco Antico

Pubblicato il 24 maggio 2022

La Cassazione si occupa di un interessante caso riguardante un aspetto particolare della motivazione per relationem: accertamento legato al contenuto delle risultanze di analoghe verifiche effettuate nei confronti di altri contribuenti.

Accertamenti che utilizzano dichiarazioni di terzi nel pvc: il caso

elementi di terzi pvcCome evidenziato nel processo verbale di constatazione consegnato alla contribuente, l'indagine svolta, culminata nella notifica dell'atto impositivo in oggetto, trae origine da una verifica effettuata nei confronti di un’artista, da cui era emerso, a parere dei verbalizzanti, che quest'ultimo, al fine di ridurre il proprio carico fiscale, avesse fittiziamente interposto la I. s.r.l. nei rapporti economici intrattenuti con gli operatori - tra cui la medesima odierna contribuente - che, a vario titolo, avevano usufruito delle sue prestazioni professionali.

 

Il pensiero del contribuente

Secondo la contribuente, l'Ufficio avrebbe dovuto allegare all'avviso di accertamento i processi verbali relativi alla pregressa attività ispettiva, ritenendo insufficiente, al fine del soddisfacimento dell'obbligo motivazionale, la «mera descrizione nel processo verbale di constatazione redatto (e consegnato alla contribuente) ... di tutte le informazioni relative alle operazioni poste in essere dall'artista A. e, per esso, dalla I. s.r.I.».

In proposito, osserva che tale processo verbale di constatazione non conteneva «il riferimento all'attività d'indagine esperita a carico di B. A. ovvero della I....», né individuava tale attività quale fondamento dell'attività ac