Analizziamo la scadenza di lunedì 28 febbraio per i documenti elettronici conservati “a norma”. Dal 2022 sono in vigore le nuove linee guida AGID: ecco cosa cambia e alcuni accorgimenti per gli operatori
La norma prevede l’obbligo di effettuare gli adempimenti per la conservazione a norma nel termine dei tre mesi successivi alla data di presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno di riferimento. La conservazione riguarda anche le fatture elettroniche.
Le regole per la conservazione delle fatture elettroniche
Su quest’ultimo tema ci permettiamo di ricordare, in estrema sintesi, alcune delle regole per la conservazione delle fatture elettroniche.
Per queste il processo di conservazione non si perfeziona con l’archiviazione in formato digitale dei documenti emessi e ricevuti, ma richiede il rispetto delle regole dettate dal CAD, il “Codice per l’Amministrazione Digitale” (Dlgs 82/2005).
Le regole tecniche si rinvengono nell’articolo 3, Dpcm 13 novembre 2014 (cfr. oltre per il superamento di queste disposizioni a far data dal 1° gennaio 2022).
Poiché la dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2020 doveva essere presentata entro il 30 novembre 2021, i 3 mesi di tempo per la conservazione a norma dei documenti fiscali (articolo 7, comma 4-ter, DL 10 giugno 1994, n. 357[1]) scadono il 28 febbraio 2022.
La norma parla genericamente della presentazione della dichiarazione, quindi il dubbio che era sorto riguardava la conservazione delle fatture che, essendo documenti relativi al settore Iva, si poteva supporre che il termine di 3 mesi fosse da calcolare successivamente al termine di presentazione della dichiarazione annuale Iva (che avviene entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento).
L’agenzia delle Entrate, invece, ha ritenuto (Rm 10 aprile 2017, n. 46/E) che il termine di conservazione ai 3 mesi successivi va calcolato a partire dalla data di presentazione della dichiarazione dei redditi per l’anno d’imposta di riferimento, affermando che il riferimento alle dichiarazioni annuali è da intendersi, “in ottica di semplificazione e uniformità del sistema”, con il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Pertanto, il termine del 28 febbraio 2022 riguarda anche la conservazione dei documenti rilevanti ai fini IVA e, nel caso di specie, per le fatture elettroniche emesse e ricevute nel 2020.
Modalità di conservazione delle fatture elettroniche
La scadenza è quindi fissata alla data del 28 febbraio 2022, termine entro il quale i soggetti passivi d’imposta Iva dovranno effettuare la conservazione delle fatture elettroniche affidandosi, alternativamente:
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Al servizio messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate.
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