Assegno unico universale per i figli: ecco come funziona

L’assegno unico universale comporterà il definitivo superamento degli assegni al nucleo familiare, e nuove regole a sostegno delle famiglie con figli.
Ecco come funzionerà la nuova misura…

Come sottolinea anche il Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 52 del 23 dicembre 2021, è stato ufficialmente approvato l’assegno unico universale per i figli.

In particolare, in attuazione della delega conferita al Governo con la Legge n. 46 del 1° Aprile 2021, il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Decreto Legislativo che istituisce l’assegno unico universale: con tale Decreto si introduce così un beneficio economico mensile ai nuclei familiari seguendo specifiche caratteristiche del nucleo stesso, ossia la condizione economica sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), ma anche la presenza di figli disabili.

L’assegno sarà riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico, e decorre a partire dal settimo mese di gravidanza.

 

Anche per figli maggiorenni fino ai 21 anni

Altresì esso è riconosciuto per i figli maggiorenni a carico, fino ai 21 anni di età, in presenza di alcune condizioni ossia se il figlio:

  • frequenta un corso di formazione scolastica o professionale;
  • frequenta un corso di laurea o svolge un tirocinio;
  • svolge un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro;
  • è registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolge il servizio civile universale.

 

Quanto spetta per l’assegno unico universale

L’importo spettante a titolo di assegno unico universale è pari a 175,00 euro mensili per il primo e secondo figlio, e 260,00 euro dal terzo figlio in poi.

Inoltre sono previste specifiche maggiorazioni:

  • per figli minorenni con disabilità;
  • per i figli maggiorenni con disabilità fino al ventunesimo anno di età;
  • nel caso di madri di età inferiore a 21 anni;
  • per nuclei familiari con quattro o più figli;
  • per i nuclei con secondo percettore di reddito.

 

Misure specifiche per aiutare la disabilità

Non sarà presente un vincolo di età massima per la percezione dell’assegno unico universale per ciascun figlio con disabilità.

Altresì, si pone l’accento sulle novità introdotte nel testo a seguito delle osservazioni presentate da parte delle due Camere in favore dei figli disabili maggiorenni. In particolare per i figli disabili con un’età compresa tra 18 e 21 anni, la maggiorazione prevista è stata incrementata da 50 a 80 euro mensili.

I genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, possono comunque continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.

 

La domanda

La presentazione della domanda per il riconoscimento dell’assegno va rinnovata ogni anno e deve essere presentata a partire dal 1° gennaio 2022. Avrà durata annuale.

Sarà possibile presentare domanda avvalendosi di un patronato oppure inviando la domanda direttamente, avvalendosi cioè del sito Internet dell’Inps.

Per i nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza, l’assegno unico universale è corrisposto d’ufficio, congiuntamente con il reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota specifica prevista per i figli minori.

Il pagamento dell’assegno unico universale sarà effettuato a partire dal mese di marzo di ogni anno e fino al febbraio dell’anno successivo.

 

Per ulteriori approfondimenti Ti suggeriamo: Assegno unico universale: il punto alla luce del Decreto Sostegni ter

 

Il debutto in busta paga è previsto da marzo 2022, leggi qui

 

A cura di Antonella Madia

Mercoledì 29 gennaio 2021