Decreto ristori bis approvato ieri sera 6 novembre 2020

Nella notte tra venerdì 6 novembre e sabato 7 novembre si è riunito il Consiglio dei Ministri ed è stato adottato il cosiddetto decreto ristori bis, allo scopo di intervenire per migliorare le norme previste dal precedente decreto ristori

decreto in gazzetta ufficialeDECRETO RISTORI BIS

Nella notte tra venerdì 6 novembre e sabato 7 novembre si è riunito il Consiglio dei Ministri ed è stato adottato il cosiddetto decreto ristori bis, allo scopo di intervenire per migliorare le norme previste dal precedente decreto ristori – decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 – anche alla luce del continuo peggioramento delle notizie relative ai contagi del Coronavirus che per ora non lasciano purtroppo presagire certo una rapida soluzione della situazione.

Sono stati assunti una serie di nuovi provvedimenti e stanziati ulteriori fondi. In attesa del testo definitivo del decreto, prima di poter scendere nei dettagli ecco di seguito un primo elenco delle principali misure economiche che sono state adottate.
Successivamente è molto probabile che i due “decreti ristori” vengano accorpati in una unica legge di conversione.

• Contributi a fondo perduto nel decreto ristori bis

In merito a questa indennità con il decreto ritori bis il Governo è intervenuto per ampliare le categorie di contribuenti precedentemente individuate quali beneficiare ed anche per ampliare l’importo del contributo.
Per alcuni operatori già beneficiari del contributo che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento.

Dopo l’approvazione del promo decreto ristori in tantissimi hanno segnalato al Ministero questo problema, tra i quali anche CommercialistaTelematico si è mosso contattando personalmente il Sottosegretario all’economia On. Alessio Villarosa, consegnando un elenco di codici ATECO non inseriti nel decreto ma assolutamente in crisi e meritevoli di ricevere il contributo.
Abbiamo anche evidenziato il problema della crisi delle filiere delle attività legate a quelle che vengono chiuse causa Covid-19. Cosi come è corretto aiutare ad esempio i bar, ristoranti, pasticcerie è altrettanto necessario aiutare chi lavora, chi fornisce, queste attività.
L’altro problema sollevato da CT al Ministero è quello delle attività secondarie, non rientranti nei codici ATECO individuati ma che sono comunque in grande difficoltà. Siamo naturalmente ben consci che trovare una soluzione a questa situazione è molto complesso.

Attendiamo ora il testo definitivo del decreto ristori bis attualmente non ancora disponibile.

È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità Il contributo sarà erogato seguendo la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” (decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34) e per quelli introdotti con il precedente decreto “Ristori”. L’importo del beneficio varierà in funzione del settore di attività dell’esercizio.

• Istituzione di un fondo per nuovi contributi

Viene istituito un fondo per compensare le attività delle Regioni che potrebbero venire interessate da future misure restrittive, per erogare futuri contributi in modo automatico.

• Contributi per le attività con sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari

È prevista la costituzione di un fondo per ristorare con un contributo a fondo perduto le perdite subite dalle attività economiche che hanno sede nei centri commerciali e per le industrie alimentari.

• Credito d’imposta sugli affitti commerciali

Per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dell’ultimo DPCM viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori, prevedendo un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

• Sospensione dei versamenti di novembre

Il decreto ristori bis prevede per i soggetti che esercitano attività economiche sospese è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.

• Cancellazione della seconda rata dell’IMU

È prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le imprese che svolgono le attività che danno titolo al riconoscimento del nuovo contributo a fondo perduto e operano nelle Regioni caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto individuate ai sensi dall’ultimo DPCM, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

• Sospensione dei contributi previdenziali differenziate in base al colore della regione

Per le attività previste dal decreto-legge Ristori che operano nelle zone gialle vengono sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre.

• Rinvio del secondo acconto Ires e Irap per i soggetti a cui si applicano gli Isa

Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale e che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, viene disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap.

• Bonus baby sitter e congedo straordinario

Nelle regioni rosse nelle quali è prevista la sospensione delle attività scolastiche nelle seconde e terze classi delle scuole secondarie di primo grado viene previsto un bonus baby sitter da 1.000 euro e, nel caso in cui la prestazione di lavoro non possa essere resa in modalità agile, il congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 % della retribuzione mensile per i genitori lavoratori dipendenti.

• Sostegno al terzo settore

Con un fondo straordinario il decreto ristori bis prevede un sostegno in favore dei soggetti attivi nel terzo settore, organizzazioni di volontariato, associazione di promozione sociale e organizzazioni non lucrative di utilità sociale, che non rientrano fra i beneficiari del contributo a fondo perduto.

• Sostegno alla filiera agricola, pesca e acquacoltura

È stata prevista dal Governo la totale decontribuzione anche per il mese di dicembre per le imprese interessate dal primo decreto-legge Ristori, attive nei settori della filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura.

7 novembre 2020

 

CommercialistaTelematico