Mancata erogazione delle retribuzioni: il comportamento corretto del datore di lavoro
Al fine di trattare in modo corretto il caso di mancata erogazione delle retribuzioni, occorre evidenziare alcuni aspetti di carattere generale:
1) Trattenuta della contribuzione a carico del lavoratore
In caso di mancato pagamento della retribuzione alla scadenza del periodo di paga, il datore di lavoro non può procedere ad effettuare la trattenuta della quota dei contributi a carico del lavoratore (l'orientamento giurisprudenziale prevalente ha sempre confermato tale linea e la Suprema Corte, con la sentenza n. 3782/2009, ha precisato che “il diritto di ritenuta del datore di lavoro sulla retribuzione” è limitato “al solo caso di tempestivo pagamento della contribuzione relativa al medesimo periodo”).
In effetti nell’ipotesi di pagamento tardivo di ritenute assistenziali e previdenziali il datore di lavoro perde il diritto alla rivalsa nei confronti del lavoratore per la quota gravante su quest’ultimo (Corte di Cassazione sentenza n. 18027/2014).
Nota
Ai sensi della Legge n. 218-1952 il contributo a carico del lavoratore deve essere trattenuto sulla retribuzione corrisposta al lavoratore pena la somministrazione di apposita sanzione amministrativa.
Il lavoratore è invece indenne da qualsiasi responsabilità in caso di mancato versamento all’Istituto di previdenza della ritenuta a cui è stato sottoposto, mentre il diritto di ritenzione concesso all’azienda cade nel nulla qualora non ne faccia il corretto uso di volta in volta, vale a dire all