Il decreto fiscale collegato alla legge di bilancio 2020 ha stabilito che, per gli esercenti attività di impresa, arte o professioni, dal 1° luglio scorso, spetta un credito di imposta pari al 30% delle commissioni pos addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di debito, credito o prepagate o anche altri mezzi elettronici tracciabili.
Il credito è riconosciuto a condizione che gli esercenti, nel corso dell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento abbiano conseguito ricavi e compensi per un importo non superiore a € 400.000.
Ai sensi dell’articolo 22 del D.L. 124/2019 per gli esercenti attività di impresa, arte o professioni, dal 1° luglio scorso spetta un credito di imposta pari al 30% delle commissioni pos addebitate per le transazioni effettuate mediante carte di debito, credito o prepagate o anche altri mezzi elettronici tracciabili.
Il credito è riconosciuto a condizione che gli esercenti, nel corso dell’anno d’imposta precedente a quello di riferimento abbiano conseguito ricavi e compensi per un importo non superiore a € 400.000.
Con Provvedimento 29 aprile 2020 l’Agenzia delle Entrate ha definito i termini, le modalità e il contenuto delle comunicazioni che gli operatori dei sistemi di pagamento elettronici tracciabili devono inviare all’Amministrazione finanziaria dal 1° luglio 2020.
(Per approfondire…“Tax credit commissioni POS: istituito il codice tributo – Diario Quotidiano del 3 Settembre 2020” di Vincenzo D’Andò)
Credito d’imposta per commissioni POS: collegato alla legge di bilancio 2020
Allo scopo di incentivare l’impiego di mezzi di pagamento diversi dal contante, l’articolo 22 del D.L. n. 124/2019 (c.d.“decreto fiscale” collegato alla legge di bilancio 2020), ha istituito:
- a favore degli esercenti attività d’impresa, arte e professioni con ricavi/compensi non superiori a 400.000 €;
- un credito d’imposta sulle commissioni addebitate dagli intermediari per le transazioni elettroniche effettuate dai consumatori dal 1° luglio 2020.
SOGGETTI BENEFICIARI |
Possono beneficiare del credito d’imposta in esame gli esercenti attività d’impresa/lavoro autonomo con ricavi o compensi relativi all’anno precedente non superiori a € 400.000. Come evidenziato dalla Banca d’Italia nel citato Provvedimento 21.4.2020, il credito spetta, in particolare, ai predetti soggetti che ai fini dell’esercizio dell’attività si avvalgono di “punti di interazione fisici e/o virtuali, ove tenuti al pagamento delle imposte in Italia”. |
CREDITO D’IMPOSTA SPETTANTE |
Il credito d’imposta in esame è pari al 30% delle commissioni addebitate per le operazioni (cessioni di beni/prestazioni di servizi) rese nei confronti di consumatori finali effettuate tramite carte di credito/debito/prepagate/altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili. |
Disposizioni attuative
Per le disposizioni attuative della norma sono stati emanati:
- il provvedimento 29 aprile 2020 dell’Agenzia delle entrate, con cui sono stati definiti i termini, le modalità e il contenuto delle comunicazioni trasmesse telematicamente all’amministrazione finanziaria dagli operatori dei sistemi di pagamento che, con gli esercenti, hanno stipula