Proroga della scadenza pagamento imposte e cessione crediti d'imposta

Ieri 15 luglio abbiamo avuto la possibilità di intervistare in esclusiva per CommercialistaTelematico l’On. Alessio Villarosa.

proroga della scadenza pagamento imposteIntervista con l’On. Villarosa: la proroga della scadenza del pagamento imposte

Ieri 15 luglio 2020 abbiamo avuto la possibilità di intervistare in esclusiva per CommercialistaTelematico l’On. Alessio Villarosa.

E’ stata una chiacchierata interessante, soprattutto perchè è servita per avvicinare un esponente del Governo alle difficoltà quotidiane dei commercialisti; vi è sempre stata infatti la difficoltà di dialogo tra queste due parti che finora si sono incontrate troppo di rado.

Ci asupichiamo quindi che questo sia stato un primo passo utile per aprire definitivamente una finestra di dialogo continuo dato che riteniamo che i commercialisti siano la categoria che meglio può rappresentare al Ministero dell’economia la situazione sul campo, quella delle difficoltà incontrate dalle aziende, che si devono battere ogni giorno contro l’esagerata burocrazia che abbiamo purtroppo in Italia.

I commercialisti rappresentano la categoria che meglio può rappresentare la figura del consulente per il Governo e rappresenta già da anni la categoria che ha permesso allo Stato e all’Agenzia dlle entrate, di poter creare banche dati e strumenti che in pochi paesi al mondo è possibile vantare.

I meriti dei Commercialisti devono senz’altro essere riconosciuti dal Governo!

 

Di cosa si è parlato nell’intervista di ieri

Uno dei temi più attesi dagli amici collegati era quello della proroga del pagamento delle imposte che attualmente è fissato nelle date del 30/6/2020 e 20/7/2020, rispettivamente per i contribuenti “privati” e per quelli direttamente o indirettamente soggetti agli ISA, gli Indicatori Sintetici di Affidabilità.

Nei 30 giorni successivi è possibile il versamento di quanto dovuto con aggravio dell’ormai famoso 0,40%.

Il SottoSegretario ha evidenziato il fatto che già da tempo lui – insieme sostanzialmente a tutti i gruppi parlamentari – sta richiedendo quotidianamente al Ministro che venga concessa la proroga di questi termini a settembre, con la possibilità del versamento fino al 31/10/2020, con il solito aggravio dello 0,40%, ma finora il Ministro si è sempre negato a questa proposta.

Sicuramente il motivo è finanziario, lo Stato ha necessità di incassare “le tasse” dai cittadini.

Subentrano però un paio di situazioni

Da una parte non ci sono i soldi per pagarle queste imposte; i contribuenti stanno pagando la crisi finanziaria causata dal Covid-19 e sono in grave difficoltà.

Dall’altra parte i commercialisti sono in difficoltà nel prediporre materialmente i conteggi delle dichiarazioni dei redditi, il calcolo di quanto necessario versare alle casse dello Stato.

Gli studi professionali negli ultimi mesi sono stati super-oberati di scadenze, adempimenti, novità legislative, hanno lavorato senza sosta.

Ora in pochi giorni non è possibile predisporre anche tutte le dichiarazioni dei redditi.

Questi sono – tra gli altri – gli argomenti che l’On. Villarosa ha esposto anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, Avv. Giuseppe Conte, dato che dal Ministro non ha avuto “soddisfazione”.

La lettera inviata è stata mostrata pubblicamente durante l’intervista.

A quattro/cinque giorni dalla scadenza dell’importante termine del 20/7/2020 ancora quindi non si hanno notizie di proroghe.

Tutti ci auspichiamo che possa arrivare e sarebbe offensivo comunque che arrivasse nell’ultimo giorno o addirittura dopo!

Peraltro riteniamo che sia offensivo per i contribuenti parlare ancora anche dell’addebito dello 0,40% per il caso di pagamento nei 30 giorni successivi alla scadenza.

Da una parte lo Stato è consapevole delle difficoltà dei cittadini ed ha erogato i vari contributi a fondo perduto, il reddito di ultima istanza, i 600 euro, i 1.000 euro… e dall’altra parte chiede ai cittadini un aggravio dello 0,40% sul pagamento delle imposte (per le quali già mancano i soldi). Offensivo!

Un discorso molto simile si deve fare per la norma che obbliga i contribuenti a credito, che quindi “devono avere indietro soldi dallo Stato”, ad aspettare la presentazione delle dichiarazioni ed altri 10 giorni successivi.

Quindi per vedersi riconoscere la compensazione di crediti IRPEF-IRES-IRAP del 2019 devono aspettare più o meno il 10 dicembre, dato che il termine per la presentazione della dichiarazione è fissato al 30/11/2020.

E non si pensi di dire che questo è il temine ultimo e che si può presentare prima perchè, come detto sopra, gli studi professionali non ce la fanno! Troppo oberati di scadenze!!

 

Piattaforma on line per recupero crediti d’imposta

Una informazione data dall’On. Villarosa nell’intervista riguarda una ottima idea: i tecnici stanno lavorando alla predisposizione di una piattaforma software che permetterà di cedere crediti d’imposta direttamente sul sito dell’Agenzia delle entrate, attraverso il cassetto fiscale.


Esempio: credito d’imposta del 60% che spetta al locatario di un negozio.

Locatore e locatario possono accordarsi per permettere al secondo di pagare solo il 40% del canone e cedere il suo 60% a terzi, ad esempio al locatore stesso.

La cessione, il passaggio, del credito da una pesona all’altra sarà possibile attraverso una procedura on line.

Occorrerà un tempo di 10-15 giorni per arrivare alla conclusione del software necessario.


Si tratta di una opportunità davvero molto interessante che, ha dichiarato il SottoSegretario, potrà essere utilizzata per qualsiasi credito d’imposta.

 

ISA

In merito alla sospensione dell’applicazione degli ISA per l’anno d’imposta 2019 pare non possa passare.

 

Società di comodo

Il SottoSegretario si è preso l’impegno di approfondire nelle sedi competenti l’esistenza della possibilità di sospendere l’applicazione di questa disposizione o ridurre le percentuali da applicare

 

A cura di Roberto Pasquini

Giovedì 16 luglio 2020

 

Registrazione della chiacchierata con il Sottosegretario all’Economia On. Alessio Villarosa