Decreto Legge Rilancio n. 34 del 19/5/2020 in G.U.

Il testo integrale del Decreto rilancio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DL 34/2020, cosiddetto decreto rilancio.

Una manovra da 55 miliardi di euro, l’importo di spesa che generalmente lo Stato affronta in due diverse Leggi di Bilancio annuali. Lo sforzo finanziario dello Stato è senz’altro notevole poi ognuno potrà dire la sua su come questi 55 miliardi sono spesi e su come invece avrebbero dovuto essere spesi.

Sostenimento delle famiglie, delle imprese, del sistema sanitario, un mosaico di norme che cercano di tenere conto delle esigenze del maggior numero possibile di realtà.

Riportiamo qui sotto (cliccare sul tasto ROSSO PDF sotto) il testo integrale del Decreto Legge e una presentazione generale del provvedimento, con l’impegno di affrontare approfonditamente nei prossimi giorni i singoli passaggi del testo, per cui invitiamo i gentili lettori di CommercialistaTelematico a seguirci giorno per giorno.

PROROGHE SCADENZE da decreto rilancio

Tutte le scadenze che già erano state sospese dai due precedenti decreti “Cura Italia” e “Liquidità” sono ulteriormente prorogate alla data del 16 settembre 2020 (e l’importo dovuto potrà essere suddiviso in 4 rate mensili di pari importo).
In questa proroga sono ricompresi i cosiddetti “avvisi bonari” già in scadenza in date dall’8/3 in avanti e che non erano stati ancora oggetto di proroga.

BONUS 600 EURO
Chi ha già avuto il bonus di 600 euro per il mese di marzo lo riceverà anche il relazione al mese di aprile (in maniera automatica, senza necessità di ripresentare alcuna domanda)
Invece in relazione al mese di maggio l’indennità salirà a 1.000 euro ma solo in caso di comprovata riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019.

SOSTEGNO ALLE IMPRESE a FONDO PERDUTO, INDENNIZZI DIRETTI

Dopo il Decreto Cura Italia e Dopo il Decreto Liquidità si passa all’erogazione anche di alcuni contributi a fondo perduto, quindi – per intenderci – senza obbligo di restituzione.
Sono coinvolte in questa opportunità tutte le imprese di piccole dimensioni, quelle con ricavi da zero fino a 5.000.000 di euro, non a tutte ma quasi: quelle che hanno avuto il calo di fatturato di almeno il 33% in questo periodo rispetto al periodo dell’anno precedente.

Il contributo spetta se l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 è stato inferiore ai 2/3 dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.

Per i soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, il contributo spetta anche in assenza del requisito del calo di fatturato/corrispettivi.

Ammontare del contributo spettante ib base al decreto rilancio

L’ammontare del contributo viene determinato in percentuale rispetto alla differenza riscontrata, come segue:

– 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a quattrocentomila euro nell’ultimo periodo d’imposta;
– 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a quattrocentomila euro e fino a un milione di euro nell’ultimo periodo d’imposta;
– 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a un milione di euro e fino a cinque milioni di euro nell’ultimo periodo d’imposta.

L’importo sarà erogato entro la metà di giugno 2020.

Il contributo non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi e sarà erogato, nella seconda metà di giugnodall’Agenzia delle entrate mediante accreditamento diretto in conto corrente bancario o postale intestato al beneficiario;

IRAP: SALDO 2019 E PRIMO ACCONTO 2020

Non è dovuto il versamento del saldo IRAP 2019 e quello del primo acconto 2020. Questa regola di carattere una tantum si applica ai contribuenti con ricavi fino a 250.000.000 di euro di ricavi

BONUS CANONI DI LOCAZIONE (non pià solo per C/1)

Per i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione, che abbiano subito nei mesi di marzo, aprile e maggio una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 50% rispetto allo stesso mese del periodo d’imposta precedente, si istituisce un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare mensile del canone di locazione di immobili a uso non abitativo destinati allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo. Il credito spetta ai soggetti con ricavi o compensi non superiori a 5 milioni di euro nel periodo d’imposta precedente.
Alle strutture alberghiere spetta indipendentemente dal volume di affari registrato nel periodo d’imposta precedente. In caso di contratti di servizi a prestazioni complesse o di affitto d’azienda, comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività industriale, commerciale, artigianale, agricola, di interesse turistico o all’esercizio abituale e professionale dell’attività di lavoro autonomo, il credito d’imposta spetta nella misura del 30% dei relativi canoni.

Tale credito d’imposta è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione, successivamente all’avvenuto pagamento dei canoni, e non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Può essere ceduto al locatore o al concedente o ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

 

NO TOSAP BAR E RISTORANTI
L’accordo del Governo con l’Anci ha portato alle decisione di non far pagare la Tosap, la tassa comunale che grava appunto sulle attività che ne occupano, a Ristoranti e bar.

BONUS 600 euro CULTURA – ARTISTI
In arrivo l’indennità di 600 euro per gli artisti iscritti al fondo lavoratori dello spettacolo che abbiano versato almeno una settimana di contributi nell’anno 2019, anche per i mesi di aprile e maggio

RIFINANZIATA E SNELLITO L’ITER CASSA INTEGRAZIONE
Più efficienti e snelle le procedure della Cassa Integrazione in particolare quella in deroga che ha subìto intoppi esagerati.

AFFITTI E BOLLETTE
Sostegno alle spese per affitti e riduzioni delle bollette attraverso l’eliminazione degli importi fissi, si pagheranno solo i consumi veri.
In merito agli affitti ci sarà il credito del 60% dei canoni di locazione degli ultimi tre mesi.

CREDITI DELLE AZIENDE E PROFESSIONISTI NEI CONFRONTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Vengono stanziati 12 miliardi di euro erogati alle PP.AA. affinchè queste possano immediatamente pagare i propri debiti verso aziende e professionisti

RICAPITALIZZAZIONE DELLE AZIENDE
Impegno “senza precedenti”, ha sostenuto il Ministro dell’Economia Gualtieri, per favorire, aiutare, la ricapitalizzazione delle aziende, operazione che in sostanza consiste nel dare incentivi fiscali agli imprenditori che versano il proprio denaro personale nelle aziende, anzichè prenderlo a prestito dal sistema bancario. Ciò ottiene anche il risultato di poter compensare con il denaro fresco immesso le perdite che si stanno generando.

MISURE A SOSTEGNO DEGLI INVESTIMENTI
In particolare le agevolazioni sono rivolte agli investimenti green; si parla della detrazione del 110% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica e la messa in sicurezza sismica degli immobili (risparmio energetico, ecobonus, sismabonus).
Una misura che sembra a prima occhiata molto interessante per il rilancio dell’edilizia ma si dovrà poi aspettare la planata della norma sul mercato per verificare se gli obiettivi saranno quelli auspicati.
Questo perché, è vero che lo Stato garantisce al cittadino l’integrale sostentamento della spesa edilizia – addirittura il 110%! – ottimo, ma tutto ciò avviene indirettamente, non direttamente.
Si potranno utilizzare quindi diverse soluzioni:
– I cittadini con redditi più alti potranno trovare opportuno recuperare anno per anno le imposte nella propria dichiarazione del redditi, accedendo se serve al sistema bancario per farsi finanziare la spesa complessiva (o parte di essa).
– Tanti non avranno sufficienti redditi da recuperare e allora potranno cedere il loro “bonus fiscale” ad esempio all’impresa costruttrice/ristrutturatrice. Ma anche in questo caso occorrerà approfondire meglio la realtà perché la gran parte delle aziende edili non potrà sorbirsi questi crediti per necessità di liquidità. Resta allora il ricorso alle grandissime aziende che anche costituite in gruppi potranno occuparsi di queste opportunità. Oppure si potrà cedere ancora diversamente il credito. Vedremo l’impatto sul mercato.

SPESE ADEGUAMENTO AMBIENTI DI LAVORO
Ai soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione in luoghi aperti al pubblico è riconosciuto un credito d’imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, per un massimo di 80.000 euro, in relazione agli interventi necessari per far rispettare le prescrizioni sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del Covid-19.

Bonus mobilità da decreto rilancio
E’ riconosciuto un credito di imposta pari al 60% (in misura non superiore a 500 €) della spesa sostenuta per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita e veicoli elettrici.

Bonus edicole
E’ previsto un bonus una tantum per gli oneri straordinari sostenuti dalle edicole durante questo periodo di emergenza; il contributo può arrivare fino a 500 € ma vi è un limite
complessivo di stanziamento dello stato di 7 milioni di euro.

Decreto Rilancio: le misure per i lavoratori

Il Decreto Rilancio comporta una serie ingente di misure volte a riprendere in mano le sorti dell’economia italiana a seguito dell’emergenza epidemiologica che ha colpito il nostro paese.
Tante sono le previsioni, e in particolare molte di queste hanno come obiettivo finale proprio il lavoro e i lavoratori.

 

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