Sospensione rate e leasing e concessione agevolata di prestiti

Oggi focalizziamo l’attenzione su un aspetto particolare: i debiti a cui occorre fare fronte per rate mutui, canoni leasing e scadenze abituali verso i fornitori.

,Sospensione rateSospensione rate e prestiti a go-go

Il Covid-19 sta creando tutti i problemi che tutti conosciamo, inutile stare a ricordarli.

Oggi vogliamo focalizzare l’attenzione su un aspetto particolare: i debiti a cui occorre fare fronte per rate mutui, canoni leasing e scadenze abituali verso i fornitori (attenzione agli inadempimenti contrattuali!).

 

Due interventi del Governo

In merito a questo tipo di problematiche il Governo è intervenuto sostanzialmente con due modalità, due sistemi per aiutare l’economia che si sommano ad altri provvedimenti quali ad esempio il rinvio di tutte le scadenze fiscali e previdenziali, la concessione di varie indennità, quali ad esempio i famosi 600 euro, e la Cassa Integrazione per i dipendenti. 

Si è quindi intervenuti nella considerazione che le aziende (e la stessa situazione vale per i professionisti ed artisti) non potendo lavorare non potrebbero far fronte agli impegni assunti, con le banche e con i fornitori, pertanto gli sono state tolte le scadenze e inoltre si è incentivata la possbilità di ottenere liquidità dal sistema bancario.

Questo secondo passaggio è necesario per cercare di ridurre il più possibile la catena dei mancati pagamenti.

Per fermare la possibile catena di insoluti, che metterebbe in difficoltà una alla volta tutte le aziende, si incentiva il prestito di denaro, tutelando le banche attraverso garanzie quasi totali rispetto ai prestiti.

Gli interventi sostanzialmente sono i seguenti (vedi anche: Rate mutui e leasing e scadenze fidi bancari: proroga al 30/9/2020):

  • da una parte attraverso l’art. 56 del D.L. 18 del 17/3/2020 il legislatore d’emergenza ha previsto la sospensione, per ora fino al 30/9/2020, delle rate dei mutui e altri finanziamenti rateali, i canoni di leasing, i prestiti non rateali; prorogati, sempre fino alla stessa data, nel senso che non possono essere revocati, i contratti di apertura di credito (i fidi) e i cosiddetti anticipi fatture, già esistenti alla data del 29/2/2020. Una volta arrivati alla data del 30/9/2020 il piano di rimborso delle rate o dei canoni oggetto di sospensione “è dilazionato”; per ora non è previsto come ma ci sarà il tempo per ragionarci; 
     
  • dall’altra parte, con l’art. 49 del Decreto, il Governo, intervenuto con un lunghissimo articolo per agevolare la concessione alle banche di tutte le garanzie occorrenti perchè le stesse possano erogare prestiti “in tranquillità” e che per il debitore l’operazione sia gratuita (prima del virus ottenere le necessarie garanzie era piuttosto costoso). [NdR: Vedi Modifiche del Fondo centrale di garanzia alla luce del Decreto Cura Italia]

E’ stata potenziata e ampliata, aumentandone le risorse e l’ambito di intervento, l’operatività del Fondo di garanzia per le PMI, gestito dal Mediocredito Centrale, e rendendo più veloci e semplici le procedure per l’ottenimento della garanzia.

[Abbiamo approfondito se questa moratoria può essere davvero utile alle imprese per fronteggiare la crisi di liquidità derivante dall’emergenza CoronaVirus e quali saranno gli effetti finanziari dopo il ritorno alla normalità==> VEDI==>]

 

Moratoria su mutui e potenziamento Fondo PMI

A seguito delle disposizioni di cui al decreto 18/2020 il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Associazione Bancaria Italiana e il Mediocredito Centrale (MCC) hanno costituito una task force per assicurare l’efficiente e rapido utilizzo delle misure di supporto alla liquidità adottate dal Governo.

La garanzia del Fondo è all’80% dell’importo (e al 90% in caso di riassicurazione di confidi) per tutti i prestiti fino a 1,5 milioni, (ferma restando la possibilità di coprire all’80% secondo le regole previgenti anche i prestiti fino a 2,5 milioni per i finanziamenti per investimenti, le start-up e PMI innovative, la “nuova Sabatini”) nonché per tutti i prestiti fino a 5 milioni che rientrino negli ambiti di attività coperti anche dalle sezioni speciali del Fondo stesso.

 

Per le piccole necessità

È inoltre previsto l’avvio di una linea per la liquidità immediata (fino a 3.000 euro) per gli imprenditori persone fisiche anche se non iscritti al registro delle imprese, con accesso senza bisogno di alcuna valutazione da parte del Fondo, che si affianca alle garanzie all’80% già attive sul micro-credito e sui finanziamenti fino a 25.000 euro (cosiddetto importo ridotto).

Potrebbe interessarti anche: La Finanza ai tempi del Coronavirus: sospensione o allungamento?

Commercialista Telematico

Martedì 31 marzo 2020