Sempre successo. È successo ancora. E accadrà ancora. 

Ancora una volta un crollo dei mercati. Come sempre, dopo un lungo periodo di rialzo.
E ancora una volta, e come sempre, praticamente nessuno ha beneficiato concretamente del lungo rialzo.
Anzi, la maggior parte si trova, oggi, in forte perdita!!

crollo mercatiNon si tratta di diventare esperti di finanza.

Si tratta di disciplinare l’approccio, le aspettative e il comportamento per tentare di portare a casa almeno una parte dei rialzi che i mercati producono per la maggior parte del tempo.

Indipendentemente dagli intermediari e dagli strumenti che si utilizzano per investire.

Altrimenti, e una storia destina a ripetersi all’infinito

Si, perché le performance le producono i mercati, in autonomia, senza che noi facciamo nulla.

E senza che facciano nulla nemmeno gli esperti.

Consulenti e gestori infatti possono solo proporci gli strumenti per investire sui mercati.

Con la speranza che riescano a migliorarne le performance, altrimenti sarebbe meglio investire direttamente negli indici.

Beneficiare concretamente delle performance invece, «portarle a casa», non è compito di consulenti o gestori esperti di finanza.

Portare a casa le performance è compito degli investitori.

E per portare a casa le performance occorre essere lucidi, razionali.

Ma gli investitori sono esseri umani: NON POSSONO ESSERE SEMPRE E COMUNQUE RAZIONALI.

Quando sei sotto stress per i tuoi risparmi e intorno a te media, social, amici e familiari, ti spingono violentemente da ogni parte, è impossibile essere ponderati e coerenti.

Non è un caso che ne abbiano scritto, riscritto e continuino a ripeterlo 3 degli ultimi Nobel per l’economia:……………

E allora, se c’è un modo per tentare di «catturare» almeno una parte delle performance generate dai mercati, questo è: corretto approccio all’investimento, la giusta aspettativa e un metodo per la disciplina del comportamento durante l’investimento.

NON PER DIVENTARE INVESTITORI RAZIONALI, ma per attrezzarsi (auto-spingersi gentilmente) a gestire la propria irrazionalità a proprio vantaggio.

Leggere “La spinta gentile” di R. Thaler. Lui il premio Nobel per l’economia l’ha preso nel 2017, mica cinquant’anni fa.  

Non ho mai creduto al consulente finanziario esperto di finanza, che si occupasse di costruire e gestire portafogli d’investimento, movimentando titoli o fondi sottopesando o sovrappesando un asset piuttosto che un altra, le valute, le materie prime, gli strumenti sofisticati, la macro e la micro economia, i tassi o tutto quello che si vuole d’altro.

Tanto meno pensato di avere a disposizione abbastanza mezzi e informazioni per le analisi, o le competenze per essere quel tipo di consulente finanziario.

Anche se a volte in 35 anni di esperienza e di lavoro, forse lo sono sembrato.

Ho sempre creduto invece, e da vent’anni mi dedico a questo, a un consulente (finanziario?) che aiutasse l’investitore a imparare a fare l’investitore.

Formarlo per insegnargli le poche semplici regole e conoscenze di base sufficienti per investire.

Per fargli comprendere il corretto approccio agli investimenti, le giuste aspettative quando investe e disciplinare il suo comportamento in modo da creare le condizioni per portare a casa (almeno una parte) delle performance generate dal mercato.

Ho sempre creduto che gli investitori avessero bisogno di questo tipo di consulente.

Ancora una volta, come sempre anche questo ribasso finirà, e inizierà una nuova fase di rialzo. I ribassi durano meno dei rialzi. Lo sanno tutti.

E il problema non è cambiare Banca, o cambiare consulente o gestore. Quelli vanno anche bene.

Dobbiamo cambiare noi stessi. Cambiare il nostro atteggiamento, la prospettiva, il punto di osservazione.

Solo così si può tentare di cogliere i risultati che i mercati generano ciclicamente.  

 

A cura di Franco Bulgarini

Esperto Finanza Comportamentale Applicata

Presidente 9 dots – Pubblicità a https://www.9dots.it/