La Corte di Cassazione chiarisce ancora meglio la disciplina in tema di società di comodo precisando che spetta al contribuente fornire la prova contraria e dimostrare l’esistenza di situazioni oggettive e straordinarie, specifiche ed indipendenti dalla sua volontà, che abbiano impedito il raggiungimento della soglia di operatività e di reddito minimo presunto.
Chiarimenti dalla Cassazione sulle società di comodo

Il contribuente può comunque chiedere la disapplicazione delle disposizioni antielusive in presenza di situazioni oggettive, che abbiano reso impossibile raggiungere il volume minimo di ricavi o di reddito.
La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 27352 del 24/10/2019, ha chiarito ancora la disciplina in tema di società di comodo.
Il caso: attività alberghiera e istanza di disapplicazione della normativa sulle società di comodo
Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate ricorreva per la cassazione della sentenza della CTR del Lazio, che, in riforma della sentenza di primo grado, aveva

