Approfondiamo quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare di chiarimento del nuovo sistema ISA n. 17/E del 2 agosto 2019: su cosa si basa il calcolo degli indicatori di affidabilità e anomalia e quali sono i dati di riferimento, come è strutturato il punteggio ISA (benefici premiali e individuazione delle posizioni a rischio), quali normative sugli studi di settore sono applicabili agli ISA 2019 e a quali sanzioni e accertamenti si può essere sottoposti.
Indice rapido dell’articolo:
- Il nuovo sistema ISA: indicatori di affidabilità e anomalia
- I dati considerati dal nuovo sistema ISA
- Cause di esclusione e compilazione
- Il punteggio ISA: l’acquisto di affidabilità e i benefici premiali
- L’analisi del rischio
- Dagli Studi di settore agli ISA
- Le sanzioni e l’attività di accertamento
- Le Note Tecniche e Metodologiche
- Modificabilità dei dati e ricalcolo
Premessa
Il 2 agosto 2019 l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la circolare n. 17/E esplicativa del “nuovo sistema ISA” (come lo definisce l’Agenzia stessa).
È una circolare corposa, com’era immaginabile, suddivisa in due parti:
- una prima parte di carattere generale volta a spiegare il nuovo strumento;
- una seconda parte che contiene le risposte ai principali quesiti pervenuti all’Agenzia.
Con questo primo intervento, cercheremo di ripercorrere i punti principali e di maggiore interesse all’operatore, evitando ciò che è già stato discusso in dottrina.
Il nuovo sistema ISA – Indici Sintetici di Affidabilità fiscale
L’Agenzia ricorda che il nuovo sistema ISA tiene conto di una pluralità di indicatori sostanzialmente riconducibili a due gruppi:
- Indicatori elementari di affidabilità, riferiti:
- alle stime dei ricavi/compensi, del valore aggiunto per addetto e del reddito per addetto;
- all’attendibilità di rapporti che esprimono aspetti della gestione tipica dell’attività (indicatore Durata e Decumulo delle scorte);
- Indicatori elementari di anomalia, riferibili:
- a disallineamenti tra dati e informazioni presenti nei modelli di dichiarazione, ovvero emergenti dal confronto con banche dati esterne;
- a situazioni di non normalità/ non coerenza del profilo contabile e gestionale che evidenziano condizioni atipiche rispetto al settore e al modello organizzativo cui sono riferite.
La media del valore attribuito ai singoli indicatori elementari esprime, su una scala da 1 a 10, il punteggio dell’indice sintetico e rappresenta il posizionamento del contribuente rispetto a tali indicatori, con la conseguenza che maggiore è il “voto”, più affidabile è il contribuente.
Nella formulazione degli ISA, l’Agenzia si è basata su una serie di elementi caratterizzanti, che andremo di seguito ad analizzare.
1. Modelli di Business (MoB)
La nuova metodologia individua i modelli organizzativi che rappresentano la struttura della Catena del Valore alla base del processo di produzione del bene o del servizio.
Tale approccio si basa su quattro “blocchi” di analisi che consentono di scomporre le determinanti fondamentali della generazione del Valore in altrettante aree e individuare i fattori principali da cui esse dipendono:
- Value Proposition: la proposta principale di valore che riguarda il prodotto o servizio offerto al mercato, il modo in cui vengono effettuate le lavorazioni/trasformazioni, il target di clienti che generano valore all’impresa o al professionista;
- Value Network: il valore generato dalla relazione con “reti” di operatori/soggetti esterni (ad esempio canali distributivi, intermediari, subforniture esternalizzate a terzi, accordi e scambi con i fornitori di materie prime/semilavorati);
- Value Finance: il modello di generazione del ricavo/compenso come le politiche di prezzo, le strutture di costo, la struttura dei ricavi specie quelli derivanti da attività “no core”;
- Value Architecture: gli strumenti tecnologici trasversali all’organizzazione, le r