La sentenza della Corte Costituzionale di prossima pubblicazione sembra rendere ancor più complesso il quadro delle norme in materia di indennità risarcitoria in occasione di licenziamenti in assenza delle specifiche condizioni per giustificato motivo oggettivo, soggettivo e giusta causa: come sappiamo infatti, l’ultima modifica in tema è stata apportata dal Decreto Dignità, il quale ha previsto un aumento del numero minimo e massimo di indennità per i lavoratori illegittimamente licenziati. Tale sentenza “critica” il meccanismo di computo “rigido” della stima delle mensilità in relazione agli anni di servizio, in tal modo lasciando alla valutazione del giudice sulla base di altri criteri (e ancora non meglio precisati, fino alla pubblicazione della sentenza) la stima dell’indennità effettivamente spettante al lavoratore
Articoli correlati
-
27 agosto 2018
Conversione del Decreto dignità – sgravi contributivi e modifiche in materia di lavoro
Continua a leggere -
30 novembre 2018
Prestazioni occasionali nel settore agricolo: un esame critico del provvedimento
Continua a leggere -
13 settembre 2019
Contributo addizionale NASpI in aumento: disciplina e istruzioni operative
Continua a leggere