La Corte di Cassazione allarga i confini dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa ed ammette la spettanza del beneficio anche laddove l’acquirente possegga un’altra abitazione – non agevolata – nello stesso Comune in cui intende effettuare l’acquisto del nuovo immobile; ciò a condizione che l’immobile già posseduto non sia idoneo ad essere abitato
La Corte di Cassazione allarga i confini dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa ed ammette la spettanza del beneficio anche laddove l’acquirente possegga un’altra abitazione – non agevolata – nello stesso Comune in cui intende effettuare l’acquisto del nuovo immobile; ciò a condizione che l’immobile già posseduto non sia idoneo ad essere abitato.
Il principio è stato espresso dalla sentenza n. 2565/2018.
Non si tratta, però, della prima pronuncia in tal senso. In alcuni casi la giurisprudenza ha interpretato il requisito del mancato possesso di altro immobile nel Comune in cui si trova l’immobile agevolato da acquistare,