La Corte di Cassazione ha confermato che anche le imprese familiari sono soggetti Irap. Mentre il reddito derivante dall’impresa familiare e risultante dalla dichiarazione dei redditi viene imputato, a determinate condizioni, proporzionalmente alla rispettiva quota di partecipazione dei partecipanti, l’imprenditore familiare, non i familiari collaboratori, è anche soggetto passivo IRAP, in quanto detta imposta colpisce il valore della produzione netta dell’impresa e la collaborazione dei partecipanti all’impresa familiare integra quel quid pluris dotato di attitudine a produrre una ricchezza ulteriore rispetto a quella conseguibile con il solo apporto lavorativo personale del titolare
Con l’ordinanza n. 14789 del 7 giugno 2018, la Corte di Cassazione ha confermato che anche le imprese familiari, di cui all’art. 230-bis del C.C., sono soggetti Irap.
Per la Corte:
“mentre il reddito derivante dall’impresa familiare e risultante alla dichiarazione dei redditi viene imputato, a determinate condizioni, proporzionalmente alla rispettiva quota di partecipazione dei partecipanti (ma l’imprenditore deve essere titolare come minimo del 51%), l’imprenditore familiare, non i familiari collaboratori, è anche soggetto passivo IRAP, in quanto detta imposta colpisce il valore della produzione netta dell’impresa e la collaborazione dei partecipanti all’impresa familiare integra quel quid pluris dotato di attitudine a produrre una ricchezza ulteriore (o valore aggiunto) rispetto a quella conseguibile con il solo apporto lavorativo personale del titolare (etero – organizzazione dell’esercente l’attività)» – cfr. Cass. n. 10777/2013; conf. Cass. n. 24060/2016”.
Irap e impresa familiare – Breve nota
Nell’approssimarsi dell’Unico 2018, appare utile verificare il pensiero assunto dalla Corte di Cassazione in materia di Irap per le imprese familiari, al fine di effettuare una scelta consapevole.
L’impresa familiare, introdotta