Il riconoscimento della qualità di agente, al quale si può avere interesse in quanto produce una serie di effetti ulteriori al rapporto che viene riconosciuto stabile e duraturo, passa necessariamente da varie dimostrazioni quando la qualità sia controversa. Una recente sentenza del Tribunale di Milano ha puntualmente reso conto della delicatezza della ponderazione necessaria per riconoscere oppure negare l’esistenza della qualità di agente. A cura di Donato B. Quagliarella.
Il riconoscimento della qualità di agente, al quale si può avere interesse in quanto produce una serie di effetti ulteriori al rapporto che viene riconosciuto stabile e duraturo, passa necessariamente da varie dimostrazioni quando la qualità sia controversa.
La sentenza del Tribunale di Milano in data 27 marzo 2018, n. 3919, pubblicata il 5 aprile 2018, resa dalla Dr.ssa Ilaria Gentile, in un giudizio nel quale eravamo difensori dell’impresa, ha puntualmente reso conto della delicatezza della ponderazione necessaria degli elementi per riconoscere oppure negare l’esistenza della qualità.
La posizione era ed è ancora delicata in quanto, oltre a questo giudizio, pende anche altro avanti la Corte di Appello di Roma nel quale chi ri