è stato pubblicato nei giorni scorsi un protocollo intesa riguardante i rapporti di collaborazione tra ispettorato Nazionale del Lavoro e Guardia di Finanza; è opportuno segnalare tale circostanza proprio per comprendere le modalità e le attività che svolgeranno con diverse competenze i due corpi, in occasione di indagini derivanti da evasioni fiscali e contributive così come abusi quali fenomeni di lavoro irregolare e sfruttamento della manodopera
Il protocollo d’intesa
Il protocollo di intesa, siglato il 21 dicembre 2017 dal Capo dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dott. Paolo Pennesi, e dal Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi, si pone l’obiettivo di rispondere alle esigenze in materia di attività ispettiva che derivano dalle modifiche apportate negli ultimi anni in materia di lavoro, ma anche in materia di riordino dell’attività ispettiva in materia di lavoro operata con D.Lgs. n. 149/2015, con il quale:
- all’articolo 1, comma 2 viene conferito all’Ispettorato Nazionale del Lavoro il compito di effettuare le attività ispettive già svolte dal Ministero del Lavoro, dall’INPS e dall’INAIL, attribuendo ai funzionari ispettivi dell’INPS e dell’INAIL i poteri assegnati al personale ispettivo del Ministero del Lavoro e politiche sociali, compresa la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria;
- con l’articolo 2 comma 2, è conferita l’attribuzione della funzione di esercizio e coordinamento in materia di vigilanza di lavoro, contribuzione e assicurazione obbligatoria, legislazione sociale, così come tutti gli accertame