Come si contabilizza una fattura relativa a servizi forniti in un determinato anno ma anticipata dal fornitore alla fine dell’anno precedente? Quale sarà la corretta esposizione nel bilancio di fine esercizio di tale fatto aziendale?
Affrontiamo il caso, sollevato nel gruppo Facebook del Commercialista Telematico, di un servizio fatturato nell’anno precedente a quello di competenza e di pagamento, al fine di esaminarne il corretto trattamento contabile.
La fattispecie è quella di un servizio di manutenzione relativo al I trimestre 2018 (gennaio/marzo) fatturato anticipatamente dal fornitore il 15/12/2017 ed il cui pagamento è previsto per il 5 gennaio 2018. Per semplicità si assume il servizio fatturato in € 300,00, oltre Iva 22% (€ 66,00).
Al ricevimento della fattura cosa dovrà rilevare il cliente?
E quale sarà la corretta esposizione nel bilancio 2017 di tale fatto aziendale?
Analizziamo il caso esaminando quali sono le obbligazioni sorte tra le parti alla data della fattura ed al momento della chiusura del bilancio.
- Il cliente non ha ancora pagato alcunché, né è scaduto il termine per il pagamento (05/01/18);
- Il servizio non è stato ancora reso, né il costo in alcuna misura maturato;
- Il fornitore non vanta ancora alcun credito verso il cliente per il servizio che non ha ancora reso;
- La fattura è stata tuttavia emessa.
Il fatto dell’emissione della fattura non è irrilevante.
La fattura, emessa anteriormente al momento obbligatorio secondo l’art 6 (il pagamento del servizio) comporta il sorgere dell’esigibilità del tributo e la nascita del diritto alla rivalsa di cui all’art 18 DPR 633/72 da parte del fornitore, cui corrisponde il diritto speculare, da parte del cliente, alla detrazione dell’imposta.
Quindi, all’atto dell’emissione del documento “fattura”, sorge per il cliente il credito alla detrazione dell’imposta sul valore aggiunto ed il corrispondente debito di rivalsa verso il fornitore.
Fatturazione anticipata: le scritture contabili
La corretta rilevazione di tale fatto aziendale dovrebbe quindi limitarsi alla seguente scrittura contabile, da tradursi poi alla trasposizione in bilancio dei corrispondenti importi in Dare e in Avere:
——————— 15/12 —————————-
Iva ns. credito a Fornitori 66,00
La rilevazione, tuttavia, dovendo essere effettuata per consentire anche la registrazione della fattura nel registro Iva acquisti, dovrà utilizzare un espediente pratico che permetta di rilevare anche l’imponibile Iva.
In fase di caricamento, si utilizzerà una voce di stato patrimoniale che, alimentata in dare ed in avere per il medesimo importo, si eliderà lasciando, ai fini contabili, solo gli importi netti evidenziati nell’articolo di partita doppia precedente.
La registrazione sarà quindi:
——————- 15/12 —————————-
Diversi a Debito vs. Fornitori 366,00
Crediti vs fornitori (imp 22%) 300,00
Iva ns credito (22%) 66,00
Poiché il debito ed il corrispondente credito sono vantati nei confronti del medesimo soggetto (il fornitore al quale il servizio dovrà essere pagato ma che non l’ha ancora reso) le due posizioni troveranno elisione nella misura di € 300,00 ed in bilancio sarà esposto esclusivamente il debito nei suoi confronti pari all’iva di rivalsa.
——————- 15/12 —————————-
Debito vs. Fornitori a Credito vs. Fornitori 300,00
Nessuna registrazione dovrà essere effettuata da ambo le parti ai fini reddituali, non essendo maturato, neppure in parte, alcun costo o ricavo nel corso dell’esercizio 2017 (il servizio sarà reso interamente nel corso dell’anno 2018).
Attenzione alla chiusura del bilancio
Né può ritenersi corretta la rilevazione di un costo nel 2017 e la successiva rilevazione di un risconto attivo, per l’intero importo al 31/12/2017.
In base all’art 2424-bis del codice civile, infatti, possono essere iscritti in tale voce:
“Nella voce risconti attivi devono essere iscritti (..) i costi sostenuti entro la chiusura dell’esercizio ma di competenza di esercizi successivi. (..) Possono essere iscritte in tali voci soltanto quote di costi e proventi, comuni a due o più esercizi, l’entità dei quali vari in ragione del tempo.”
Nel caso specifico:
- Il costo non è stato sostenuto (manca la manifestazione finanziaria, che avverrà il 5 gennaio 2018)
- La quota di costo non è comune a due o più esercizi (essendo integralmente di competenza 2018).
Appurato quindi, che non risulta conforme alla corretta pratica contabile ed alle disposizioni del Codice Civile la rilevazione del risconto, viene spontaneo chiedere se sia necessario operare l’elisione sopra proposta e riportare in bilancio il solo importo dell’iva (a credito verso l’erario e a debito verso il fornitore) oppure esporre nello stato patrimoniale anche il credito per servizi da ricevere e l’intero debito verso il fornitore per imponibile ed iva.
A giudizio del sottoscritto, l’esposizione del credito di 300,00 per servizi da ricevere e del corrispondente debito verso il medesimo fornitore non appare corretta.
Al 31/12 infatti il contratto in essere tra le parti ha solo effetti obbligatori (di effettuare la prestazione nel 2018 da parte del fornitore e di corrispondere il pagamento da parte del cliente).
Ma nessun rapporto di credito/debito è ancora sorto tra le parti (se non per la sola rivalsa iva conseguente l’emissione anticipata della fattura.
Il cliente non deve esporre alcun credito, posto che non ha ancora corrisposto alcuna somma.
Se avesse pagato la fattura nel 2017 avrebbe dovuto esporre in C – II – 5) dello Stato Patrimoniale il “Credito vs. Altri” relativo ad un pagamento già anticipato.
Ma non avendo ancora pagato alcunché l’esposizione in bilancio integrerebbe l’esposizione di un credito inesistente.
Parimenti non deve esporre ancora alcun debito, per un servizio che non ha ancora ottenuto, né il cui termine di pagamento contrattualmente previsto è ancora decorso (scadrà il 5 gennaio dell’anno successivo). Il debito, infatti, non è ancora sorto al 31/12/17.
Nel bilancio al 31/12/2017, quindi, gli unici effetti dell’emissione della citata fattura saranno in termini di iva da poter detrarre per il cliente ed il corrispondente debito di rivalsa verso il fornitore.
Nell’anno successivo si rileveranno costo e pagamento, fatti di esclusiva rilevanza 2018.
————————— 5/01/18 —————————–
Costo per servizi a Debiti vs. Fornitori 300,00
—————————-05/01/18 —————————
Debiti vs. Fornitori a Banca 366,00
5 gennaio 2018
Filippo Mangiapane
NdR. Attenzione alla presunzione di incasso per fattura emessa ma non saldata