L’Agenzia delle entrate ha fornito i primi chiarimenti riguardanti il nuovo articolo 230–ter del codice civile introdotto dalla legge n. 76/2016, avente ad oggetto la disciplina delle unioni civili e le convivenze di fatto.
La risoluzione n. 134/E del 2017 ha chiarito che il reddito spettante al convivente di fatto, derivante dalla partecipazione agli utili dell’impresa familiare dell’altro convivente, è imputabile in base alla quota di partecipazione dallo stesso posseduta.
Prima dei chiarimenti intervenuti con il documento di prassi citato era lecito dubitare sulla possibilità di applicare l’art. 5 del TUIR la cui rubrica è “Redditi prodotti in forma associata”. I dubbi traevano origine dalla lettura testuale della