La chiusura di una SNC indebitata

Rispondiamo ad un quesito che oramai è diventato comune: quali sono gli effetti per i soci che intendono chiudere una Snc con debiti non pagati?

Quesito:

Egregio dott. Mazzanti, avendo constatato il suo interesse per l’argomento, mi permetto di disturbarla con riferimento alla seguente discussione individuata sul forum, con la speranza che possa essermi d’aiuto come lo è stato per un utente del forum di CommercialistaTelematico

Il caso a cui mi riferisco è analogo: Snc con due soci al 51% e 49% (marito e moglie).

La Snc è ormai inattiva da diverso tempo, tanto che ne è pervenuta la comunicazione di chiusura della Partita Iva d’ufficio dalla CCIAA.

Nel corso degli anni di attività la società ha maturato parecchi debiti, tutti in carico ai soci che pertanto ne hanno risposto personalmente con conseguente perdita di tutti i loro averi, compresa l’abitazione di proprietà. I debiti più significativi che hanno prodotto la perdita della casa sono stati quelli nei confronti di Inps e Inail.

Nonostante ad oggi i due soci non posseggano più nulla e la società sia di fatto andata a morire, continuano ad arrivare cartelle esattoriali da Equitalia (un elenco infinito di debiti ai quali naturalmente i soci non potranno mai far fronte non avendo più nulla!).

La malaugurata fine della società è da attribuirsi all’incapacità economica di far fronte ai debiti nei confronti principalmente dell’Inps, che pertanto non hanno fatto altro che aumentare.

Cosa bisogna fare in situazioni come questa? e come comportarsi con le cartelle di equitalia che continuano ad arrivare?

La ringrazio fin d’ora per la sua attenzione e per i consigli che vorrà darmi.

Risposta:

Dalla domanda che lei mi pone credo di capire che in realtà la società sia già stata cancellata dalla Camera di Commercio, anche se Lei parla di Partita Iva cessata d’ufficio.

Siccome la cancellazione d’ufficio non è tra gli atti dell’Agenzia delle Entrate, credo che Lei volesse riferirsi in realtà a quella che può disporre il Registro delle Imprese.

Se ho ragione, la società è perciò estinta e come tale non potrà più essere chiamata a pagare alcunchè, né essere convocata in un giudizio o parte attiva in un contenzioso.

Tuttavia, essendo stata una società in nome collettivo (e non una s.r.l. o altra società di capitali) i suoi soci sono chiamati a rispondere in pieno ed in solidarietà passiva tra loro, dei debiti sociali. Sono “gli eredi” in senso lato della posizione che prima aveva la società.

Tra l’altro, proprio perché la società è estinta, non possono beneficiare della preventiva aggressione del patrimonio sociale da parte dei creditori, perché il soggetto ed il patrimonio non c’è più.

Cambierebbe poco comunque.

Lei mi chiede la soluzione:

  1. Accertarsi che i crediti siano fondati – qualcuno potrebbe essere debito della società ma relativo a periodi successivi alla sua estinzione;

  2. In caso contrario contestarli;

  3. Ove non fosse possibile altro, non resta che rateizzare e pagare.

Mi spiace molto.

1 aprile 2014

Roberto Mazzanti