L’art. 1, co. 140-147, della L. n. 147/2013 ha riproposto la possibilità di rivalutare i beni d’impresa secondo lo schema previsto dalla Legge n. 342/2000 con alcune differenze, che riguardano da un lato lo spazio di operatività della norma e dall’altro gli effetti giuridici, non potendosi nella nuova versione conferire valenza puramente civilistica alla rivalutazione, ma dovendo procedere ad un riallineamento dei valori con effetti anche fiscali. Occorre sottolineare che rispetto al D.L. n. 185/2008, al quale si ispira chiaramente l’attuale modello di riallineamento, sono interessati tutti i beni di impresa con la sola esclusione degli immobili “merce”, nonché le partecipazioni di controllo e di collegamento iscritte in bilancio come immobilizzazioni finanziarie. Nel presente articolo ci occuperemo degli aspetti operativi, contabili e fiscali della nuova disposizione di legge.