L’attività intramuraria medica – Definizione e riferimenti normativi

Enciclopedia di diritto tributario: l’attività intramuraria medica – cd. ALPI (Attività libero professionale intramuraria) – è…

cos'è l'attività intramuraria medicaL’attività intramuraria medica – cd. ALPI (Attività libero professionale intramuraria) – è il lavoro che il personale sanitario esercita fuori dall’orario di lavoro, presso la sede di lavoro (ASL e aziende ospedaliere di appartenenza), in regime ambulatoriale in favore e su libera scelta dell’assistito, con oneri a carico dello stesso, sia nella forma ordinaria che in quella allargata (fino alla realizzazione di appositi spazi per l’esercizio dell’ALPI, l’azienda ospedaliera è tenuta non solo ad assumere iniziative per reperire spazi in strutture non accreditate, ma anche ad autorizzare l’utilizzazione di studi professionali privati – cd. intramuraria allargata).

Nell’ipotesi intramuraria ordinaria, le ricevute o fatture devono essere emesse su bollettario dell’azienda; gli importi corrisposti dagli utenti vengono riscossi dal dirigente che, detratta a titolo d’acconto, la quota di sua spettanza nel limite massimo del 50%, li versa, entro i successivi 30 giorni, nelle casse dell’azienda che provvederà alle trattenute di legge e ai relativi conguagli.

Invece, per la determinazione della base imponibile dei medici che operano in regime di intramuraria presso studi privati, è previsto un abbattimento forfetario del 25% dei compensi percepiti (del 10% per l’anno d’imposta 2000), al fine di prendere in considerazione e compensare le spese sostenute dal medico per svolgere l’attività esternamente (costi di gestione vari – segreteria, segretaria, telefono, luce, acqua, gas, riscaldamento, affitto locali, attrezzature, etc), che diversamente non sarebbero rimaste a carico del medico e non deducibili.

 

Riferimenti normativi per l’attività intramuraria medica:

  • Comma 2 dell’art. 15-quinquies del D.lgs. 30.12.1992 n. 502;
  • Art. 72, comma 11 della Legge 23.12.1998, n. 448;
  • DPCM del 27/3/2000;
  • Circolare n. 69/99 dell’allora Ministero delle Finanze;
  • Risoluzione n. 190/E del 22 novembre 2001;
  • Risoluzione n. 86/E del 13 Marzo 2002;
  • Circolare n. 83/E del 28 settembre 2001;
  • Circolare n. 1/E del 2 gennaio 2002;
  • Finanziaria 2007

 

Giugno 2010

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