Un immobile è inagibile, il Comune lo sa da anni, ma pretende comunque l’imposta piena. E al contribuente si chiede di ripetere ogni anno la stessa istanza, ignorando fatti già noti. Ora la Cassazione interviene: basta burocrazia inutile. Ma cosa cambia davvero per i contribuenti e cosa devono aspettarsi dai Comuni?
Immobili inagibili: la riduzione IMU resta valida se l’ente conosce il degrado
Niente reiterazione dell’istanza se l’amministrazione è già informata
La Corte di Cassazione consolida un rilevante principio in materia di Imposta Comunale sugli Immobili, applicabile anche all’IMU; in accoglimento del ricorso di una società contribuente avverso atti impositivi emessi da Roma Capitale, la Sezione Tributaria ha stabilito che la riduzione del 50% per inagibilità di un immobile, una volta riconosciuta, si estende agli anni successivi senza che il contribuente debba reiterare l’istanza, a condizione che l’ente impositore fosse già a conoscenza della persistente condizione di degrado.
La controversia trae origine dall’impugnazione di avvisi di accertamento ICI, con cui l’ente locale richiedeva il