L’emendame riformulato dal Governo al “Collegato Fiscale” (dl 155/2024) che prevede di rinviare da novembre a gennaio il pagamento dell’acconto per le partite IVA con possibilità di rateizzare fino a maggio 2025 ha ottenuto il via libera dalla Commissione Bilancio e dovrebbe essere votato al senato già oggi.
Il Ministero delle Finanze, pertanto, a stretto giro ha già emanato nella serata di ieri un comunicato legge per anticipare gli effetti dell’approvazione degli acconti a rata in vista della scadenza di lunedì 2 dicembre prossimo. Riportiamo il testo del Comunicato, che considera già approvato l’emendamento in via definitiva.
«Nel quadro dei lavori per la conversione del decreto-legge 19 ottobre 2024, n. 155, il Parlamento ha approvato un emendamento che prevede, per i titolari di partita IVA che nell’anno precedente hanno dichiarato ricavi o compensi di ammontare non superiore a 170 mila euro, la proroga al 16 gennaio 2025 del termine per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, in scadenza il prossimo 2 dicembre», si legge nella nota che precisa la non estensione della misura ai contributi: «La proroga non riguarda il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). I contribuenti», conclude la nota, «potranno effettuare il versamento del secondo acconto in unica soluzione oppure in cinque rate mensili di pari importo, da gennaio a maggio 2025».